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La Giunta licenzia il bilancio: «Nessun aumento per i cittadini, maggiori fondi per sociale, scuole e strade» (VIDEO)

Pareggio di bilancio raggiunto dalla Giunta, Dipiazza: «Ringrazio gli assessori, i capigruppo e gli uffici». Rossi: «Critiche arrivate da un ex Giunta di mediocri». Capigruppo: «Nessun aumento nonostante i tagli ai trasferimenti»

«Entro giugno verrà approvato il bilancio». Questa la promessa finale di Piero Camber (capogruppo di Forza Italia) al termine della conferenza stampa indetta dalla Giunta con i capigruppo di maggioranza per appunto rendere noto che la squadra del sindaco Dipiazza ha appunto lincenziato il bilancio 2017-2019 per il Comune di Trieste

PAREGGIO - Il bilancio di previsione chiude in pareggio - ha spiegato l'assessore Giorgio Rossi - tra entrate e spese pari a 703,92 milioni di euro nell'esercizio 2017. Le maggiori voci di spesa sono le "Spese correnti" (ovvero la macchina comunale) per 358,97 milioni (di cui 97,2 per il personale) e le "Spese in conto capitale", ovvero gli investimenti, per 107,11 milioni di euro (di cui 48 milioni per il piano triennale delle opere). Le entrate maggiori invece sono quelle tributarie (117,8 milioni), trasferimenti da Regione e Stato (178,8 milioni) e le entrate extra-tributarie (servizi a domanda e dividendi delle partecipate) per 65,7 milioni. 

ENTRATE E SPESE - «Neanche un aumento. Di questo ringrazio i capigruppo (che in 4 minuti hanno chiarito le divergenze: se si è squadra diventa tutto molto facile), gli assessori e i miei uffici», ha esordito il sindaco Roberto Dipiazza che poi ha passato la parola all'assessore Giorgio Rossi per spiegare le voci principali: «Nonostante la riduzione dei trasferimenti (1,5 milioni tra 2017 e 2018 e 4,7 milioni tra 2017 e 2019), sono confermate tutte le aliquote e tariffe del 2016: nessun aumento della pressione tributaria quindi. In più abbiamo ridotto di 59 mutui l'indebitamento del Comune, ossia estinti 7 milioni di euro circa che equivalevano a circa 1 milione di interessi passivi all'anno».

VENDITA AZIONI HERA - «Per consentire di mantenere lo stesso livello quantitativo e qualitativo dei servizi, è stata necessaria una scelta obbligata, ossia la vendita di 5,5 milioni di azioni Hera possedute dal Comune. Nessuno in questi anni ha provveduto alla manutenzione ordinaria (motivo per il quale Cosolini ha perso le elezioni) - ha sottolineato Giorgio Rossi - e le scuole e le strade sono a pezzi. I 12,47 milioni di euro derivanti dalla vendita ci permetteranno di rispondere alle richieste, prescrizioni e sollecitazioni che venivano da organi di controllo e cittadini».

PIANO DELLE OPERE - Quanto al piano delle opere pubbliche 2017, «l'anno 2016 si è chiuso con un impegno di spesa di 19,3 milioni di euro per il 2017. Il 60 per cento di questa cifra è proprio stata ottenuta grazie alla vendita delle azioni Hera (pari al 6% del totale delle azioni detenute dal Comune) - precisa l'assessore al Bilancio -. Se non avessimo avviato tale piano di manutenzione straordinaria sarebbe stato un grave atto di irresponsabilità istituzionale».

SOCIALE - «Per quanto riguarda il budget per il Sociale la Giunta Cosolini nel proprio bilancio aveva messo a disposizione 12,29 milioni. La Giunta Dipiazza aveva già implementato le risorse per il 2016 a 15,35 milioni, per aggiungere ancora 400 mila euro nel 2017», ha sottolineato Rossi.

CAPIGRUPPO - «Complimenti alla Giunta per come ha lavorato senza un bilancio, con le emergenze scuole o il mercato appena insediati - ha commentato il capogruppo Fratelli d'Italia Claudio Giacomelli -. C'erano oggettive difficoltà sul bilancio dettate dalla normativa e riduzione dei trasferimenti al Comune, ma ne siamo usciti: la città ha bisogno di un restauro, la scommessa per cui siamo eletti». «Operazione per non mettere le mani nelle tasche dei triestini», ha aggiunto il capogruppo della Lista Dipiazza Vincenzo Rescigno. «Già il fatto di poter dire "nessun aumento nonostante i tagli ai trasferimenti" è significativo. A me, da imprenditore, non piace in astratto vendere degli asset - ha aggiunto Paolo Polidori (capogruppo Lega Nord), ma significa non aver perso alcunché a livello societario (ricordiamo che il malanno iniziale è stata la vendita di Acegas da Cosolini), ma contestualmente andiamo a ridurre l'indebitamento». «Primo vero bilancio. Una seria riduzione dell'indebitamento e investimento in opere pubbliche, forte impegno nel sociale - ha commentato Piero Camber (Forza Italia) -. Non solo non c'è aumento nelle tariffe, ma riusciamo a ridurrle come per i ricreatori. A partire dal Porto Vecchio abbiamo basi solide per il futuro».

VICESINDACO - «I numeri hanno un significato specifico e indicano un quadro specifico, la differenza tra chi è capace di amministrare e chi no - ha commentato poi il vicesindaco Pierpoalo Roberti -. Siamo arrivati a un risultato grazie al lavoro di tutti: un bilancio che da maggiori servizi, più opere e rilancia la città con meno soldi in tasca».

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