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Aggressione a Trieste, Pd: «Da Roberti becera strumentalizzazione politica»

Il gruppo consiliare del Partito democratico a Trieste dopo le dichiarazioni del vicesindaco Roberti: «Basta giocare sulla pelle della gente per portare avanti una politica di odio e paura»

«Siamo di fronte all’ennesima, becera, strumentalizzazione da parte della Lega di un atto di violenza grave, che condanniamo con forza, ma che non può essere sfruttato da un rappresentante delle Istituzioni a fini politici». Lo affermano i consiglieri comunali del Pd a Trieste, dopo le dichiarazioni del vicesindaco Roberti, che attribuisce al Pd la responsabilità dell’aggressione ai danni di una donna la scorsa notte a Trieste.

Secondo il gruppo del Pd in Consiglio comunale «ogni crimine contro le persone, in particolare contro le donne, è un atto gravissimo, vile e da perseguire con fermezza, chiunque lo commetta. Da parte nostra c’è quindi la totale condanna. Ma è inaccettabile che il vicesindaco Roberti strumentalizzi a suo uso e consumo un reato, che ha precise responsabilità individuali, per fare propaganda politica».

«È ora di smetterla di giocare sulla pelle della gente per portare avanti una politica di odio e paura – osservano i consiglieri democratici -. È poi intollerabile che si scarichino accuse di questo genere sul Pd e sulla Giunta Cosolini, anche alla luce dell’importante lavoro che noi abbiamo svolto proprio contro la violenza sulle donne. Non è così che si governa una città come Trieste, che si merita amministratori seri e responsabili».


 

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