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Mascherina in tessuto fai da te: come deve essere fatta per garantire protezione

L'Iss qualche giorno fa ha dato il via libera alla realizzazione delle mascherine di protezione fatte in casa. Le mascherine in tessuto sono riutilizzabili, ecologiche ed anche economiche, ma per essere veramente efficaci devono avere determinate caratteristiche

Abbiamo sentito parlare a lungo di mascherine introvabili, ma, in questo periodo di emergenza sanitaria, sappiamo che questi dispositivi di protezione individuale sono fondamentali e obbligatori per la nostra salute e per quella degli altri. Esistono diverse tipologie di mascherine che garantiscono diversi gradi di protezione. Quelle in tessuto sono riutilizzabili, ecologiche ed anche economiche. Danno sicuramente una protezione limitata rispetto alle altre, ma sufficiente per i contesti normali, a patto che si mantenga la distanza sociale e ci si lavi spesso le mani. Queste si possono realizzare anche con il fai da te, a patto però, che - come specifica l'Iss - siano multistrato e aderiscano bene a naso e bocca. L'Istituto Superiore di Sanità qualche giorno fa ha dato il via libera alla realizzazione delle mascherine di protezione fatte in casa. Un team di ricerca statunitense spiega che una combinazione di strati di cotone e chiffon, oppure cotone e seta o ancora cotone e flanella potrebbe essere in grado di filtrare le particelle virali anche quanto le mascherine Ffp2 o Ffp3 e dunque proteggere dal Coronavirus. Ecco a questo proposito qualche consiglio per realizzare la tua mascherina fatta in casa.

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Quali tessuti usare?

Di fondamentale importanza è la scelta del tessuto, bisogna infatti trovare un materiale abbastanza fitto da trattenere bene le particelle di saliva, ma anche abbastanza traspirante da poterlo effettivamente indossare sulla bocca senza sentirsi soffocare. Alcuni test condotti negli Stati Uniti sui principali tessuti di uso comune, come il cotone, la seta e la flanella di cotone, hanno fornito valide indicazioni sul loro potenziale di filtrazione. Ecco i migliori tessuti:

  • cotone a trama fitta;

  • cotone delle camicie da uomo;

  • jersey delle t-shirt;

  • flanella.

Bisogna sempre sovrapporre almeno due/tre strati di materiale. Attenzione, quindi, a non utilizzare tessuti troppo leggeri e a sovrapporre più strati di tessuto (meglio infilare in mezzo uno strato di altro materiale, come la carta). Lo studio, inoltre, conferma anche l’importanza della forma della maschera, che deve aderire bene sui lati. Per quanto riguarda il materiale, quello che ci servirà è: due rettangoli da 10x6 in tessuto di cotone; due pezzi da 6 "di elastico (o elastici, spago, strisce di stoffa o lacci per capelli); ago e filo; forbici; macchina da cucire. Sul web, ad esempio su YouTube, sono presenti tantissimi tutorial  pratici per la realizzazione di mascherine fai da te.

Come utilizzarle

I rivestimenti facciali in stoffa dovrebbero adattarsi comodamente contro i lati del viso; essere fissati con lacci o anelli per le orecchie; includere più strati di tessuto; consentire la respirazione senza restrizioni; poter essere lavato e asciugato in lavatrice senza danni o cambiare forma. La mascherine in cotone possono essere lavate con un normale detergente per il bucato a 60 °C. L’aggiunta di additivi igienizzanti è superflua e la stiratura a vapore non è strettamente necessaria.

Durata di una mascherina

Idealmente si dovrebbe indossare una maschera solo per un'ora o due alla volta. Quando si è al lavoro e si sta condividendo uno spazio, indossare una maschera è essenziale, ma è meglio non farlo per più di 3-4 ore.

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