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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Il giardin pubblico, un cuore verde nel centro di Trieste

Il suo vero nome è Giardino pubblico Muzio de Tommasini e fu realizzato tra il 1854 e il 1864. Si estende su una superficie di circa 30.000 metri quadri e al suo interno si possono ammirare più di 350 specie di alberi e piante

Il suo nome completo è Giardino storico Muzio de Tommasini e fu realizzato tra il tra il 1854 e il 1864 su terreni acquistati dal Comune che erano di proprietà delle monache benedettine. Anche se l'intenzione originaria per quest'area era quella di costruire una chiesa e alcuni edifici il progetto iniziale fu accantonato per volere del de Tommasini che era deciso nella realizzazione di un parco. 
È legato al romanzo di Italo Svelo, "La coscienza di Zeno" in cui ne fa cenno al suo interno in alcuni passaggi tra i quali: «Dapprima per vari giorni giunsi solo sino al Giardino Pubblico e con la sincera intenzione di gioire di quel verde che apparisce tanto puro in mezzo al grigio delle strade e delle case che lo circondano». Estratto che regala l'immagine di quanto fosse apprezzato all'epoca in quanto polmone verde nel centro della città.

Nella parte alta si trova un edificio da sempre adibito alla caffetteria e un gazebo che viene utilizzato per concerti o nelle sue vicinanze, per proiezioni cinemafografiche all'aperto nelle stagioni calde. Sparse per il parco, si incontrano sculture erette in onore di cittadini illustri nel campo della cultura, soprattutto nella parte più bassa del giardino, facendo ingresso dall'entrata principale di via Battisti. Vi sono infatti in totale sette aree di accesso, laterali e posteriori per una superficie totale semipianeggiante di 30.000 metri quadrati.

Al suo interno si incontrano più di 350 esemplari arborei di grandi dimensioni tra cui spiccano platani, olmi, ippocastani e querce, accompagnati da specie esotiche quali cedri, araucaria, gynkgo e koelreuteria. Anche il patrimonio arbustivo è molto ricco con aiuole costituite da bosso, alloro, ligustro, viburno, pittosporo, aucuba, tasso e agrifoglio. Nel centro del giardino si trova un suggestivo laghetto, attraversato da un piccolo ponte in legno e in passato si potevano ammirare degli splendidi cigni. Sul retro ad oggi è stata attrezzata un area di giochi per i bambini, mentre girovagando tra i cescpugli ci si puà imbattere in una scacchiera disegnata sul pavimento, ove volendo si può ancora giocare. 
Una vera e propra chicca all'interno del centro cittadino purtroppo a tratti dimenticata o non apprezzata a dovere, che potrebbe essere più curata e sfruttata per il divertimento dei più piccolo e l'organizzazione di eventi o situazioni di intrattenimento per i più grandi.

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