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Arte moderna a Trieste, il Museo Revoltella e la sua storia

Amanti dell'arte? Trieste, città ricca di storia e cultura, accoglie numerosi musei dove ammirare splendide opere e respirare il fascino del territorio. Tra questi ricordiamo il Museo Revoltella, galleria d'arte moderna situata al centro della città a poca distanza dal mare

Trieste, città ricca di storia e cultura, accoglie numerosi musei dove ammirare splendide opere e respirare il fascino dell'arte. Tra questi ricordiamo il Museo Revoltella, una galleria d'arte moderna situata al centro della città a poca distanza dalla riva del mare. La struttura venne fondata nel 1872 per volontà del barone Pasquale Revoltella, una delle figure più rappresentative della società triestina dell'Ottocento, che lasciò alla città, oltre a molti altri beni, la sua casa e tutte le opere d'arte, gli arredi e i libri che conteneva. Sita in piazza Venezia, allora piazza Giuseppina, nel 1872 il Comune la fece diventare un vero e proprio museo. Il palazzo principale è stato costruito nel 1858 su progetto dell'accademico berlinese Friedrich Hitzig. Per ampliare la collezione originale, nel 1907 il Comune acquistò il Palazzo Brunner, situato nei paraggi. Tale edificio fu utilizzato completamente solo a partire dal 1963, in seguito alla ristrutturazione di Carlo Scarpa. In quell'anno, al Palazzo Brunner fu affiancato anche il Palazzo Basevi, la cui messa in opera completa è avvenuta nel 1991, in seguito ai lavori di Franco Vattolo e Giampaolo Bartoli.

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La storia della struttura

Oggi il Museo Revoltella è composto da tre palazzi, con ingresso principale da via Diaz, per un'area espositiva di 4.000 metri quadrati. Grazie alla disponibilità finanziaria lasciata dal fondatore per il mantenimento e lo sviluppo dell'istituzione, ma anche per svolgere una funzione educativa nei confronti dei giovani artisti e degli artigiani, in pochi decenni il Museo Revoltella si arricchì di un cospicuo numero di opere d'arte di notevole valore (spesso acquistate alle prime Esposizioni internazionali, tra cui la Biennale di Venezia) che resero necessario l'ampliamento della sede. Come già accennato, nel 1907 fu acquistato dal Comune il vicino palazzo Brunner che, però, fu utilizzato solo a partire dagli anni Trenta con la direzione di Edgardo Sambo. Nel 1963, con l'affidamento del progetto di ristrutturazione a Carlo Scarpa, fu messo totalmente a disposizione del museo assieme ad un edificio vicino, il palazzo Basevi. L'ampliamento del museo, che avrebbe dovuto concludersi nel 1968 per festeggiare i 50 anni dell'unione di Trieste all'Italia, incontrò invece molte difficoltà e interruzioni e terminò solo nel 1991, dopo che a Scarpa erano subentrati, in un primo momento, l'architetto Franco Vattolo e, alla fine degli anni Ottanta, l'architetto Giampaolo Bartoli. Da allora il museo occupa tre palazzi che formano un intero isolato, delimitato da piazza Venezia e dalle vie Diaz, Cadorna e San Giorgio. Dal 1992 al 2015 il Museo Revoltella, con la direzione di Maria Masau Dan, è stato definitivamente riaperto con un percorso che si sviluppa in tutto lo spazio ora disponibile - circa 4000 mq di esposizione con 350 opere di pittura e scultura distribuite in sei piani - e ha recuperato anche la dimora del fondatore con i suoi arredi e le sue collezioni rimosse nel tempo per fare posto ai nuovi acquisti.

Le opere

Il museo conserva una pinacoteca con ampia raccolta di opere delle principali correnti pittoriche ottocentesche, in seguito ingrandita con opere novecentesche, nella sede di palazzo Brunner, mentre il palazzo Revoltella è stato allestito con gli arredi originali e la collezione raccolta dal donatore. Una rappresentativa selezione delle numerosissime opere acquisite dal 1872 in poi occupa gli spazi completamente rinnovati di palazzo Brunner, articolata in quattro piani. La grande sala del sesto piano si apre alla vista della città e del mare. Da qui si può uscire sulla grande terrazza, disegnata pure da Carlo Scarpa, e ammirare uno splendido panorama. Inoltre, nelle sere d'estate è in funzione un caffè aperto fino a mezzanotte. Oltre alle opere del barone da poter ammirare durante una visita guidata, il Comune acquisì numerose altre opere, pagate con le donazioni che lo stesso Revoltella aveva fatto alla città. Le opere esposte oggi sono circa 350 tra dipinti e sculture. Il Palazzo Brunner ospita le opere di autori italiani della seconda metà dell'Ottocento (terzo piano), le opere acquisite nei primi decenni del Novecento (quarto piano), le opere di artisti del Friuli-Venezia Giulia (quinto piano) e nazionali (sesto) della seconda metà del Novecento.

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