Ex-revisore: «Coop, chi ha controllato cosa?»
La Magistratura farà bene come sempre la sua parte chiarificatrice come e' chiaro che i responsabili principali del cataclisma avvenuto alle nostre coop e' opera del suo ex pres. Marchetti e della sua ombra Seghene, ma di chi doveva controllare e di cosa avrebbero dovuto controllare non si e' mai parlato approfonditamente, ma solo di sfuggita quasi che tutto fosse in regola.E cosi' e' arrivato puntuale lo scarica barile delle responsabilita' della gestione delle Coop. Op. Purtroppo esso era prevedibile, perche' quando si parla di responsabilita' tutti tendono a sparire dalla scena. L'ultima che ho letto sul quotidiano locale e' della Serracchiani e del Cattabiani di CoopNordEst i quali dimenticano la figura del revisore e dei suoi compiti che vengono superficialmente trattati anche da altri personaggi della Lega. Quasi che i revisori siano roba di secondo grado.
Vero e' che i primi responsabili del controllo interno sono i Sindaci della coop. i quali hanno l' obbligo di sovrintendere alle delibere e alla scelte della gestione aziendale, come ben puntualizzato dal Cattabiani. Essi avrebbero dovuto intervenire gia' alla costituzione della prima societa' fantasma intestataria di un immobile il cui valore era stimato per coprire il buco di bilancio. A scuola una volta si chiamava falso di bilancio ed e' strano come ad essi sia sempre sfuggito questo dato . Dall' esterno c'e' la Regione che qui da noi ha potere sulle revisioni e controllo delle cooperative, con responsabilita' diretta di controllo sul rapporto tra patrimonio e prestito dei soci. Rapporto falsificato dal CdA con queste sue societa' fittizie.
Nessuno dei suoi incaricati ha mai avuto il tempo di leggere i bilanci delle nostre coop? I revisori dei conti sono tenuti per legge a revisionare ogni 2 anni tutte le cooperative. il DPR 600, art. 36 venne disatteso fino a quasi 20 ani fa. Infatti il controllo era piu' di assistenza ed aiuto che fiscale. Poi con una Circolare Regionale venne ripreso imponendo l'obbligo di denuncia alla Procura della Repubblica di ogni irregolarita' e/o infrazione alle leggi vigenti e di informazione scritta alla Regione che doveva sua volta provvedere ad inoltrare al Comando della Finanza ogni errore o infrazione tributaria rilevata. Non appena queste infrazioni, o presunte tali, venivano scoperte il revisore doveva sospendere la sua attivita' in attesa delle risposte delle Autorita' interessate, per non venir considerato correo.
Quindi i revisori erano incaricati di svolgere un attento e puntuale controllo di tutta la vita aziendale delle cooperative. Cosa hanno controllato e cosa hanno visto i revisori compreso quello straordinario? Hanno mai riportato le dichiarazioni dei soci che nelle varie assemble ogni anno esprimevano contrarieta' al bilancio esemplificando le loro ragioni mettendo a nudo la precarieta' della gestione e dei diritti dei prestatori? Oppure le Coop. Op. non si curavano di mettere a verbale tali dichiarazioni anche se esplicitamente richieste dai soci? E cosa hanno letto i nostri della Regione? Non c'era nessuno capace di leggere il bilancio delle Coop.OP. e di capire cosa stava succedendo? Anche dopo i vari esposti e segnalazioni iniziate nel 2007 dei soci Cernuta, Lonzar e Alunni Barbarossa!
Sergio Lorenzutti
ex revisore e liquidatore delle cooperative della Regione F.V/G