Immigrazione, bombardamento continuo dai media: attenzione distorta da questione più gravi
Che il problema dei profughi sia uno di quelli tra i più importanti e gettonati da tutti in questo momento lo trovo più che giusto, ma non vorrei che il bombardamento che ci viene fatto e per distoglierci dagli altri annosi problemi che abbiamo a livello nazionale e più in particolare in quello Regional-Comunale.
La sofferenza di queste persone per il dover lasciare la propria terra in cerca di una vita migliore, penso non sia in discussione, (basti leggere come esempio del nostro passato a noi caro il libro della Facchinetti "Pratagonisti senza protagonismo" presentato con successo alla Camera dei Deputati ) come non dev' essere in discussione il bisogno di pensare sopratutto a quelli autoctoni che in questo particolare momento storico hanno perso il lavoro e si trovano a non avere più mezzi di sostentamento per vivere.
Ma ciononostante bisogna anche pensare per il futuro e non distogliere l'attenzione di chi ci governa per far sì che non utilizzi tali situazioni per legiferare cose che poi la gente si trova a dover subire senza colpo ferire.(è già successo in passato)
Nel nostro piccolo penso che bisogna sì tendere la mano per trovare sinergie con città "Sorelle" come Udine, Venezia o Capodistria, ma non abbandonare assolutamente l'occasione storica che ci viene data con la Città Metropolitana.
In questo momento di ritrovata unità locale, (o quasi....) d'incremento del traffico portuale e dell'incremento degli arrivi turistici, penso che bisogna essere coesi tra di noi e sforzarci di diventare autonomi nelle scelte e nelle decisioni da prendere.(cosa che fino adesso c'è stata negata sia per lo strapotere friulano all'interno della giunta regionale e sia a causa di qualche elemento ostile in seno a quello comunale)
Francamente più se ne parla e più in me si radica la convinzione che la regione incominci sempre più a cercare un intesa con Trieste perchè ne teme le future potenzialità ed è per questo che forse per la prima volta in cinquant'anni possiamo avere il coltello dalla parte del manico e quest'occasione bisogna sfruttarla appieno perchè penso non ci capiterà più.
Vorrei vivamente raccomadare ai nostri politici di non aver paura dell' incremento più o meno considerevole di turisti, sia che questi arrivino via terra che via mare, (crociere) perchè il futuro di questa città e delle nuove generazioni sta proprio nel turismo e nel porto, come già più volte da me asserito tanti anni fa , ma sembra ora anche da molti altri esponenti sicuramente più qualificati del sottoscritto.
Concludo con un invito a tutti quelli che sono o che si sentono Triestini ed è quello che anche se molti ancora oggi tentano di toglierci il simbolo della nostra città e della sua identità, rispondiamo facendo "sventolare" la nostra magnifica alabarda e siamone fieri, come fieri e orgogliosi d'insegnare ai nostri figli il nostro meraviglioso dialetto.(come l'ha fatto mio padre con me e come ho voluto farlo io con mio figlio, e credetemi non per questo non abbiamo imparato a parlare e a scrivere correttamente in lingua italiana)
Fabricci Paolo