Kvesto (FdI) : «Fratelli d'Italia al fianco dei lavoratori precoci»
«La legge Fornero che a suo tempo beneficiò dell'approvazione di quasi tutte le forze politiche oggi scatena malumori e preoccupazione non solo nelle persone, ma anche nei partiti attenti alle problematiche della famiglia e del lavoro. Leader, come Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia, che allora votarono a favore, oggi sono piu' che mai consapevoli dell'errore commesso e sono pronti a chiederne la modifica», esordisce così Flavia Kvesto, responsabile del comparto commercio di Fratelli d'Italia-An.
«A tal proposito sono a conoscenza delle istanze portate avanti dai lavoratori precoci, di chi ha un lavoro usurante, ma anche di chi il lavoro lo ha perso. Saremo quindi al fianco di chi chiede al Governo una presa di posizione rapida per invertire la rotta. Creare un nuovo cambio generazionale, dare un nuovo sostegno alle famiglie che attualmente non possono contare completamente neanche sulla figura dei nonni in quanto vittime del sistema che non permette il pensionamento», continua Kvesto.
«Il Gruppo LAVORATORI PRECOCI UNITI, a tutela dei propri diritti, nato su Facebook, conta oggi circa 15 mila iscritti e comitati in ogni Regione. A Trieste è presente l'unico comitato nella nostra regione. I precoci sono lavoratori che sono andati a lavorare tra i 14 ai 19 anni , per virtù o spesso per necessità e hanno dato a questo Paese la loro gioventù, sperando di godere dopo 35 anni di duro e onesto lavoro, almeno di una meritata pensione. Questo era l'auspicio...ma oggi siamo andati oltre tal traguardo ambito. Mandare i lavoratori, sia uomini che donne, di tutte le categorie, in pensione dopo aver versato 41 anni di contributi, senza penalità, quindi non su base anagrafica, è un diritto», evidenzia la Kvesto.
«Il comitato di Trieste ha portato a conoscenza del problema tutte le forze politche della citta' raccogliendo il loro consenso. In particolare Fratelli d'Italia appoggerà quindi le richieste del comitato presso tutte le sedi istituzionali. Solo pochi giorni fa una delegazione dei Lavoratori Precoci ha portato a Roma 50 mila firme per modificare la Legge Fornero. Attendiamo ora una risposta in merito», conclude la Kvesto.