Sport drogato e giochi d'azzardo .
Ancora una volta la mappatura dei prossimi campionati di calcio potrebbe essere decisa nelle aule di un Tribunale. Dal verdetto di un giudice piuttosto che da quello del manto verde di un campo da calcio. Il calcio metafora di un Paese. Lo sport è bellissimo ma tra furbi, disonesti e regole ballerine non c'è da meravigliarsi più di nulla. Il tifo trasformato in religione è diventato l'oppio di un'Italia sprofondata nella crisi. Il lavoro gira male? Pazienza: c'è sempre qualche partita a cui pensare. La rabbia sociale cresce? Quale miglior posto delle curve per sfogare ogni malessere. Così il grande circo è diventato il business che conosciamo, l'unico mondo dove ogni iniquità è accettata senza battere ciglio. Se ai campioni vanno milioni, tanti troppi altre persone però non vogliono essere da meno e dunque nelle serie minori gli affari si fanno sottobanco.
Tra le new entry nel filone investigativo balza agli onori, o forse orrori della cronaca, anche la Salernitana di Claudio Lotito promossa in serie B proprio qualche settimana fa. I nuovi sospetti riguardano anche l'Ascoli e il Benevento; entrambe hanno disputato i play off per provare la cavalcata dalla Lega Pro alla serie B.
Tutti lo sanno, eppure anche qua lo Stato tollera da sempre le scommesse, incentivando il malaffare. Impedire i pronostici legali nei campionati di secondo piano lascerebbe carta bianca ai clan malavitosi, obiettano le molto interessate società delle lotterie. Pochi giorni fa ho assistito ad un convegno informativo sul gioco d'azzardo ed in generale dal titolo : Vite in gioco , stai giocando….. o Ti stanno giocando ? I relatori dott. Luisa Donini medico psichiatra ed il dott. Giorgio Dendi divulgatore scientifico hanno ben evidenziato i pericoli della dipendenza dei vari giochi al folto pubblico . Ma se non si inizia da qualche parte a smetterla con questa droga letale delle scommesse tra un po' giocheremo su tutto. E anche la passione allo stato puro diventerà business. Con lo Stato che resta a guardare chi fa affari, chi delinque e chi si rovina.
Claudio Visintin