UNA GIORNATA SPECIALE A MALBORGHETTO ASSIEME ALL' ARCIDUCA CARLO D'ASBURGO
Con le parole “Chi non conosce le proprie radici non può guardare positivamente al proprio futuro” dette davanti ad un folto pubblico in quel di Malborghetto da S.A. l’ Arciduca Carlo d’Asburgo rappresentante della Casa d’Asburgo davanti al sindaco e a un folto pubblico, andava concludendosi una bellissima (purtroppo non per il meteo...) giornata trascorsa tra Valbruna e appunto il bellissimo paese di Malborghetto. Prima di continuare a raccontare questa importante giornata, volevo innanzitutto ringraziare la suddetta Casa d’Austria nella persona del dott. Lacota (Presidente anche del nostro Comitato per l’erezione di una statua a Trieste dedicata a Maria Teresa) nel avermi permesso di partecipare a questo evento che constava nella prima parte della giornata in una messa alla Cappella Zita a quota 1500 mt in Val Saisera, per continuare con la deposizione di una corona a ricordo dei caduti austroungarici nel cimitero di Valbruna, per poi passare al Cippo dedicato a Carlo Primo a Ugovizza e infine nel concludersi nel paese di Malborghetto dove il rappresentante della suddetta Casa riceveva per mano del Sindaco la targa di cittadino onorario del paese. Cosa dire, (anche se lo so che molti già in passato mi definivano austriacante) una giornata veramente particolare quanto interessantissima come è stato un piacere e un onore conoscere di persona l’ Arciduca che si è mostrato una persona cortese e disponibile come lo sono i veri signori. (per citare dei nomi che confermano questo mio pensiero incomincerei con il barone De Morpurgo aimè deceduto anni or sono,oppure il Principe Alessandro della Torre Tasso come esempi del passato, ma anche parte dei Cavalieri dell’Ordine di S. Giorgio della Casa d’Austria che ho avuto la possibilità di conoscere invece di recente) Concludo ancora una volta con la convinzione personale che guardare al passato, se questo è meglio del presente, (le cose quella volta funzionavano......) non lo ritengo una cosa assolutamente sbagliata, anzi direi che bisogna imparare proprio da modelli come questi che nonostante la loro posizione altolocata sono molto più “Signori” di quelli che si atteggiano a tali solo perchè hanno delle cariche di rilievo nella nostra società ma che alla fine molto spesso sono nella realtà ben poca cosa........... Fabricci Paolo