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24 ottobre Concerto di Uto Ughi a Trieste

E’ l’evento speciale della Stagione 2011 dell’Associazione Chamber Music Trieste, diretta da Fedra Florit e presieduta da Maria Luisa Vaccari: lunedì 24 ottobre, al Teatro Verdi (ore 20.30), il Maestro Uto Ughi presenta in prima nazionale - in...

E' l'evento speciale della Stagione 2011 dell'Associazione Chamber Music Trieste, diretta da Fedra Florit e presieduta da Maria Luisa Vaccari: lunedì 24 ottobre, al Teatro Verdi (ore 20.30), il Maestro Uto Ughi presenta in prima nazionale - in collaborazione con la Fondazione Teatro Verdi, Banca Mediolanum e Suono Vivo - un concerto concepito come impulso alla vita culturale italiana.
L'Uomo incontra l'Arte è appunto il titolo e il tema del progetto musicale che lunedì sera prenderà il via da Trieste, protagonista appunto Uto Ughi, accompagnato al pianoforte da Alessandro Specchi, in una 'dedica' speciale pensata sul gran finale delle celebrazioni per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia.

Un programma d'eccezione scandirà lo storico concerto, nel quale il celebre violinista darà spettacolo con il consueto virtuosismo, esibendosi con un Guarnieri del Gesù del 1744, detto Grumiaux, dal suono caldo e cupo, e con uno Stradivari del 1701, detto Kreutzer, perchè appartenuto a questo musicista al quale Beethoven dedico' la famosa Sonata.
A Trieste Uto Ughi eseguirà con questi straordinari strumenti innanzitutto la celeberrima Ciaccona di Tomaso Antonio Vitali, e a seguire pagine musicali non meno note e celebrate: di Ludwig van Beethoven la Sonata n.7 in do minore Op.30 n 2 (Allegro con brio, Adagio cantabile, Scherzo: Allegro, Trio, Finale: Allegro; Presto), di Manuel de Falla la Suite popolare spagnola (El Pano moruno, Nana, Cancion, Polo, Asturiana, Jota) e di Sergej Prokofiev la Sonata n. 2 in Re maggiore op. 94 (Moderato, Presto, Andante, Allegro con brio). La serata vuole anche rappresentare una concreta testimonianza di sostegno a favore dell'attività dell'Associazione Chamber Music Trieste, in un momento particolarmente duro per la cultura italiana. Info: tel 040.3480598 www.acmtrioditrieste.it
L'Uomo Incontra l'Arte è un progetto che nasce dall'anima di Uto Ughi, artista fra i più magistrali del nostro tempo, e vuole indicare una via, fra le tante possibili, per invertire quella tendenza centripeta che, giorno dopo giorno, porta all'asfissia della vita culturale italiana.
"L'esperienza della musica - spiega Uto Ughi - è un nutrimento dell'anima che può dare la forza, l'equilibrio e la serenità per affrontare le difficoltà e gli aspetti più ardui della vita.
Ho verificato personalmente che quando i giovani ascoltano la musica classica dal vivo, e per tanti di loro è la prima volta, ne restano completamente estasiati e molti di loro giungono addirittura alle lacrime per l'emozione
. I giovani aspettano solo qualche musicista che apra loro le porte della conoscenza musicale, la musica è comunicazione e per questo non servono docenti bacchettoni."
Da sempre Uto Ughi non limita i suoi interessi alla sola musica, ma è in prima linea nella vita sociale del Paese e il suo impegno è volto soprattutto alla salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico nazionale.
Profondo è anche il suo impegno costante nell'avvicinare sempre più giovani al patrimonio immenso della musica classica.
L'Uomo incontra l'Arte sigla così il 2011, proprio nel rush conclusivo delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia.
In un momento nel quale la crisi economica mette in discussione perfino i valori e gli ideali, un progetto così forte e innovativo - voluto da uno degli artisti più amati dal pubblico, un'individualità che riesce a portare ai concerti di musica classica anche persone che non hanno l'abitudine a frequentare le sale da concerto - vuole essere altresì un segnale di unità e di incoraggiamento per tutti gli Italiani. "Da molti anni mi batto per diffondere la musica classica fra i giovani che spesso non hanno neppure occasione di ascoltarla. Ho fondato dieci anni fa un festival a Roma in cui propongo concerti con grandi musicisti: i giovani possono parlare direttamente con gli esecutori i quali prima di ogni brano lo illustrano brevemente. Non si tratta di lezioni-concerto. Oggi la gente non è più abituata a discorsi lunghi, la concentrazione si perde rapidamente" Uto Ughi

BIOGRAFIA:
Uto Ughi ha dimostrato uno straordinario talento fin dalla prima infanzia: all'età di 7 anni si è esibito per la prima volta in pubblico eseguendo la Ciaccona dalla Partita n° 2 di Bach ed alcuni Capricci di Paganini.
Ha studiato sotto la guida di George Enescu, già maestro di Yehudi Menuhin.
Quando era solo dodicenne, la critica scriveva: "Uto Ughi deve considerarsi un concertista artisticamente e tecnicamente maturo".
Ha iniziato le sue grandi tournèe europee esibendosi nelle più importanti capitali europee.
Da allora la sua carriera non ha conosciuto soste. Ha suonato infatti in tutto il mondo, nei principali Festival e con le più rinomate orchestre sinfoniche, tra cui quella del Concertgebouw di Amsterdam, la Boston Symphony Orchestra, la Philadelphia Orchestra, la New York Philharmonic, la Washington Symphony Orchestra e molte altre, sotto la direzione di maestri quali: Barbirolli, Bychkov, Celibidache, Cluytens, Chung, Ceccato, Colon, Davis, Fruhbeck de Burgos, Gatti, Gergiev, Giulini, Kondrascin, Jansons, Leitner, Lu Jia, Inbal, Maazel, Masur, Mehta, Nagano, Penderecki, Pretre, Rostropovich, Sanderlin, Sargent, Sawallisch, Sinopoli, Slatkin, Spivakov, Temirkanov. Uto Ughi non limita i suoi interessi alla sola musica, ma è in prima linea nella vita sociale del Paese e il suo impegno è volto soprattutto alla salvaguardia del patrimonio artistico nazionale.
In quest'ottica ha fondato il festival "Omaggio a Venezia", al fine di segnalare e raccogliere fondi per il restauro dei monumenti storici della città lagunare.
Conclusa quell'esperienza, il festival "Omaggio a Roma" (dal 1999 al 2002) ne raccoglie l'ideale eredità di impegno fattivo, mirando alla diffusione del grande patrimonio musicale internazionale; concerti aperti gratuitamente al pubblico ed alla valorizzazione dei giovani talenti formatisi nei conservatori italiani.
Tali ideali sono stati ripresi nel 2003 e attualmente portati avanti dal festival "Uto Ughi per Roma", di cui Ughi è ideatore, fondatore e direttore artistico. Recentemente la Presidenza del Consiglio dei Ministri lo ha nominato Presidente della Commissione incaricata di studiare una campagna di comunicazione a favore della diffusione della musica classica presso il pubblico giovanile.
Il 4 settembre 1997 il Presidente della Repubblica gli ha conferito l'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce per i suoi meriti artistici.
Nell'aprile 2002 gli è stata assegnata la Laurea Honoris Causa in Scienza delle Comunicazioni.
Intensa è la sua attività discografica con la BMG Ricordi S.p.A per la quale ha registrato: i Concerti di Beethoven e Brahms con Sawallisch, il Concerto di Cajkovskij con Kurt Sanderling, Mendelssohn e Bruch con Prêtre, alcune Sonate di Beethoven con Sawallisch al pianoforte, l'integrale dei Concerti di Mozart, Viotti, Vivaldi, "Le Quattro Stagioni", tre Concerti di Paganini nell'edizione inedita di direttore-solista, il Concerto di Dvorak con Leonard Slatkin e la Philarmonia Orchestra di Londra; le Sonate e Partite di Bach per violino solo.
Ultime incisioni in ordine di tempo sono: "Il Trillo del diavolo" (disco "live" dei più importanti pezzi virtuosistici per violino); il Concerto di Schumann diretto dal M° Sawallish con la Bayerischer Rundfunk; i Concerti di Vivaldi con i Filarmonici di Roma; la Sinfonia Spagnola di Lalo con l'Orchestra RAI di Torino e de Burgos. Uto Ughi suona un violino Guarneri del Gesù del 1744, che possiede un suono caldo dal timbro scuro ed è forse uno dei più bei "Guarneri" esistenti, e uno Stradivari del 1701 denominato "Kreutzer" perché appartenuto all'omonimo violinista a cui Beethoven aveva dedicato la famosissima Sonata.

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