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Fiab: 5 anni positivi per il cicloturismo nel Fvg

L’associazione tira le somme sulle iniziative messe in campo per promuovere la mobilità ciclistica

Al termine della legislatura regionale del Friuli Venezia Giulia la FIAB, la più forte realtà associativa italiana di ciclisti urbani e cicloturisti, ha preparato un report sulle azioni messe in campo da Giunta e Consiglio regionale negli anni 2013-2018 per promuovere il cicloturismo, l’intermodalità e la mobilità ciclistica quotidiana.

La FIAB nel report (diffuso dal Coordinatore FIAB Fvg Federico Zadnich) ha elencato i numerosi interventi realizzati e messi in cantiere per dare continuità e qualità alla ciclovia Alpe Adria e alla rete cicloturistica regionale ReCIR. Questi interventi hanno portato ad un boom delle presenze di turisti in bicicletta (+48% in 2 anni) nel Friuli Venezia Giulia con numerose ricadute positive sul territorio per questa economia sostenibile sia dal punto di vista sociale che ambientale.

La crescita delle presenze di cicloturisti è stata possibile anche grazie all’aumento dei servizi intermodali, cioè la possibilità di caricare le biciclette su treni, bus e traghetti che vede la nostra regione all’avanguardia in Italia. Fiori all’occhiello dei servizi intermodali sono i treni che collegano Trieste con Tarvisio e Villaco dove si possono caricare fino a 90 biciclette e i traghetti che collegano Trieste con Grado e Muggia dove si possono caricare 16 bici.

Tra le azioni più importanti in ottica futura FIAB evidenzia la recente approvazione della nuova legge regionale sulla mobilità ciclistica, che associata alla nuova legge quadro nazionale da finalmente dignità alla mobilità ciclistica come mezzo di mobilità quotidiana. Questo nuovo quadro normativo potrà portare importanti risultati nel medio-lungo termine. Tra i contenuti più innovativi della nuova legge regionale vi sono le azioni volte a favorire gli spostamenti quotidiani casa-scuola e casa-lavoro, l’aumento dei parcheggi per le biciclette negli edifici pubblici e privati, l’omogeneità e qualità negli interventi grazie alle nuove linee guida per la realizzazione delle piste ciclabili, le azioni di monitoraggio dei flussi ciclistici per verificare che gli investimenti e le azioni messe in campo abbiano raggiunto i risultati previsti.

Rispetto alla promozione della mobilità ciclistica quotidiana va ricordato l’utile bonus per l’acquisto delle biciclette a pedalata assistita, uno strumento di mobilità innovativo che ha dato e potrà dare sempre di più un contributo importante per diminuire il traffico di auto e moto delle nostre città. Punti deboli dell’azione di questi 5 anni sono stati il non aver mantenuto gli impegni di costituire l’Ufficio Regionale della Mobilità Ciclistica e di rifinanziare i bandi triennali per la messa in sicurezza delle aree scolastiche e dei percorsi casa scuola e per l’attivazione di servizi di pedibus e bicibus.

Alla luce di tutti ciò la FIAB ritiene che nel quinquennio 2013-2018 sono state messe in capo numerose e positive azioni per promuovere la mobilità ciclistica che hanno portato significativi benefici in particolare nei settori del cicloturismo e dell’intermodalità. FIAB ritiene che nei prossimi 5 anni bisognerà consolidare i progressi fatti realizzando un aggiornamento della rete ciclabile di interesse regionale e continuando ad investire per il suo completamento e fare un balzo di qualità sulla promozione della mobilità ciclistica quotidiana. Aumentare l’uso della bici per gli spostamenti quotidiani vorrebbe dire affrontare il problema dello smog in modo strutturale, ridurre la spesa sanitaria grazie alla promozione di stili di vita sani e avere città più belle e attraenti con meno traffico e più spazio per le persone. Per questo a inizio aprile FIAB chiederà a chi si candida a governare la Regione nei prossimi cinque anni di sottoscrivere 7 impegni su questi temi.

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