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Basket, la curva nord mette al muro la squadra: "Fuori le palle o fuori dalle palle"

Ieri pomeriggio una delegazione di tifosi della Pallacanestro Trieste ha fatto visita alla squadra di Dalmasson. Letto un duro comunicato. "La pazienza è finita, non ci sono più scuse". Infine l'arma che fa più male: "Tiferemo la maglia, indifferenza per chi la indossa"

"La pazienza è finita", "non ci sono più scuse" e "fuori le palle o fuori dalle palle". La messa in stato d'accusa nei confronti dei giocatori dell'Allianz Pallacanestro Trieste da parte della storica curva nord del basket triestino arriva a qualche ora dall'importante, e per certi versi decisivo, match casalingo contro la Fortitudo. I tifosi biancorossi, che anche nella trasferta di Trento non hanno fatto mancare il loro supporto alla squadra, hanno fatto visita alla squadra di Dalmasson ieri pomeriggio per un duro j'accuse manifestato attraverso un lungo comunicato letto ad alta voce a Cavaliero e compagni.

"Un'unica cosa qui dentro è al di sopra di tutto e tutti, di noi, di voi e di chiunque altro: la nostra maglia" queste le prime parole rivolte ai giocatori sul parquet di via Flavia.  

"Indossate la maglia messa da Bodiroga e Gentile"

Nel duro faccia a faccia, la curva nord ha definito la casacca biancorossa come "quella per cui 5000 persone vengono al palazzo ogni domenica, quella per cui decine di persone rinunciano a famiglia, lavoro, affetti per seguirvi ogni settimana in giro per l'Italia". Per tentare di scuotere la squadra, sembrata molle e senza anima in quel di Trento, il comunicato ha tirato in ballo i fasti del passato, quando la maglia "che avete l'onore di indossare è stata messa da gente come Bodiroga, Gentile, Fucka, Meneghin, e per un paio d'ore pure da un certo Michael Jordan". 

"Inaccettabile denigrare la maglia"

I tifosi triestini, "gente sempre al fianco della squadra anche nei momenti bui", non hanno risparmiato critiche pesanti. "Basta un'unica cosa: che chi indossa questa maglia entri in campo e dia il 110 per cento, che si tuffi su ogni palla, che difenda con il coltello tra i denti, che esca con le ginocchia sbucciate". "Vedere la nostra maglia denigrata, disonorata e derisa no, questo per noi è inaccettabile, perché rappresentate la città di Trieste". 

"Indifferenza per chi indossa la maglia"

Poi il piede sull'acceleratore e l'invito a fare di più. "La pazienza da oggi è finita, chi non ha voglia di lottare, chi non se la sente più di indossare questa maglia (e vale per tutti i giocatori, lo staff tecnico e la dirigenza), è pregato di dirlo ed andarsene, lasciando spazio a chi capisce il significato di giocare per questi colori. Tocca a voi dimostrare di avere le palle". Infine, l'atteggiamento che in una relazione è capace di fare più male di qualsiasi altra arma. "Domenica tiferemo solo la maglia, indifferenza per chi la indossa". 

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