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Piacenza ha più energie e le sfrutta per ripartire, l’Alma sconfitta 78-70

Dalmasson: “Piacenza ha messo maggiore energia e ha quindi vinto meritatamente. Noi abbiamo provato a fare quello che era nelle nostre possibilità con quello che oggi avevamo a disposizione”

Piacenza per interrompere una striscia negativa giunta a sei battute d’arresto consecutive, periodo nero al quale ha provato a porre rimedio la società ad inizio settimana con multe e provvedimenti a staff e giocatori, aut aut al quale la squadra di Andreazza non può non provare a rispondere sul campo. Trieste per arrivare ancor più lanciata al derby di domenica prossima, provando a far bottino pieno in Emilia pur con oggettivi problemi di roster: senza Parks e Coronica oltre a un Bossi disponibile pur se con una caviglia in disordine, in aggiunta alle non perfette condizioni di Da Ros, Cittadini, Prandin e Gobbato.

Difese non certo ermetiche in avvio, sugli scudi Kenny Hasbrouck nei piacentini, Matteo Da Ros (9 punti) nei giuliani. Si viaggia pressoché punto a punto con i biancorossi che riescono a distribuire un pizzico meglio i punteggi. Insieme alla tripla di Prandin entrano nel tabellino Bossi e Green, l’Assigeco è un ‘one man show’ chiamato Hasbrouck, suoi infatti 14 dei 20 punti totali di Piacenza al 10′, in un primo quarto chiuso dall’Alma a +2.

Si riparte con un viaggio in lunetta al cinquanta per cento di Javonte Green, l’inerzia parrebbe essere triestina ma sei palle perse consecutive rovesciano la situazione, consentendo ai padroni di casa di piazzare un brak di 9-0 (29-23 al 14′). Green riporta subito sotto Trieste con una tripla ma Hasbrouck risponde immediatamente con la stessa moneta. La maggiore energia dell’Assigeco trova in Raspino un importante terminale, Piacenza viaggia tra i due e i tre possessi di vantaggio fino al rush finale che tuttavia è di marca giuliana, Green trascina i compagni e Cittadini infila un personale 4-0, all’intervallo è 41-38 per i padroni di casa.

Il secondo tempo non sposta l’inerzia del match, Hasbrouck e compagni partono più forte e l’Alma vede Piacenza scappare a tre possessi in un amen. Una prodezza balistica di Bossi riavvicina Trieste, Hasbrouck risponde immediatamente rivelandosi incontenibile per un’Alma troppo corta per rimanere in scia. Si viaggia a cavallo del gap in doppia cifra, la lucidità dell’Alma viene esemplificata da una perfetta gestione di Da Ros con tripla aperta vincente di Pecile. E’ però l’ultimo squillo di un terzo periodo da dimenticare, ancora Hasbrouck poi Raspino e pure Infante indovinano il canestro pesante, al 30′ l’Alma chiude sotto di sedici lunghezze (68-52).

La rimonta sembra assumere i connotati di un’impresa, ancor più dal momento che Piacenza trova subito con Jones il +18. L’Alma getta il cuore (e necessariamente tanti giovani) oltre l’ostacolo, con una difesa più orgogliosa alla quale purtroppo non corrisponde medesimo risultato offensivo, come testimoniato dal 5-6 a metà frazione.
I giuliani cominciano comunque a costruire mattoncino dopo mattoncino le basi di una rimonta pazzesca, trovando un canestro di Prandin con fallo non convertito, rimbalzo di Gobbato sul libero aggiuntivo e tripla immediata di Da Ros per il -8 al 36′. Piacenza sente la paura di vincere e lo dimostra cestinando due possessi consecutivi, l’Alma ha quindi altrettante possibilità per riaprire del tutto i giochi ma non riesce a sfruttarle, permettendo così all’Assigeco di mettere in ghiaccio la vittoria a cronometro fermo.

Finisce 78-70 per Piacenza, che sfrutta al meglio il roster al completo e dopo sei ko consecutivi riesce quindi a ripartire. A una Trieste troppo rimaneggiata tra assenze e giocatori in non buone condizioni non riesce una rimonta che stava quasi per materializzarsi, con l’obiettivo ora di recuperare energie e – ci si augura – pedine importanti in prospettiva derby. Coach Dalmasson in sala stampa analizza il ko in modo più che chiaro: “Piacenza ha messo maggiore energia e ha quindi vinto meritatamente. Noi abbiamo provato a fare quello che era nelle nostre possibilità con quello che oggi avevamo a disposizione”.

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