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Triestina in cerca del riscatto contro il temibile Ravenna

I rossoalabardati questa sera alle 19.30 di scena al Rocco contro i romagnoli. Dopo l'ottima partenza della scorsa settimana contro la Vis Pesaro e la "figuraccia" di sabato a Rimini, oggi la possibilita per gli uomini di Pavanel di rifarsi subito. Il dubbio Granoche in attacco

Sarà una Triestina (si spera) desiderosa di riscatto quella che gli oltre 2500 abbonati vedranno stasera alle 19.30 di scena allo stadio Nereo Rocco contro il Ravenna. Dopo l'eccellente partenza in casa contro la Vis Pesaro, battuta con il più classico dei risultati positivi, lo scorso sabato in Romagna l'Unione è rimasta con le gomme sgonfie, superata da un Rimini frizzante (alla prima in casa) che ha dimostrato maggiore freschezza e rapidità di esecuzione rispetto agli uomini di Pavanel. 

Le note positive 

In queste prime due giornate del campionato di serie C la Triestina ha fatto vedere alcuni elementi di gioco positivi: Granoche, se sta bene ed è supportato dalla manovra e dalla vicinanza de compagni di reparto Mensah e Petrella, può fare la differenza viste l'esperienza e il "mestiere" e un'indubbia capacità realizzativa dimostrata in carriera. Petrella può essere la "scheggia impazzita", il giocatore in grado di creare superiorità numerica e aprire spazi agli inserimenti di Beccaro e Maracchi, fin qui appena sopra la sufficienza per quello che hanno dimostrato nelle due gare di inizio stagione. Formiconi aiuta il fraseggio e, soprattutto, la catena di destra con sovrapposizioni e giocate sicure, se si limita a pensare da terzino e non anelando ad un'emulazione malcelata di Cafu - per quello ci sarà tempo. Bracaletti nei due spezzoni di partita ha dimostrato di essere giocatore di esperienza e valore aggiunto: nota dubbiosa, solitamente un giocatore che porta il 10 sulla schiena deve rappresentare punto di riferimento, l'arte al servizio dell'ordinario, l'eccezione che frantuma i modelli e le strategie di metodo. Leggere alla voce Dejan Savicevic.  

"I difetti sono visibili fin dall'inizio"

Il titolo riprende una citazione letteraria, visto che la squadra di Pavanel assomiglia ad un romanzo da scrivere, le prime pagine di una Storia che ha tutta l'impostazione di base per divenire avvincente, a patto che ci si renda conto di non vestire camisete blaugrana, e voler esprimere Glera spumantizzato e limitarsi a convivere con il Terrano, ancorandosi alla terra aspra e dura del nostro territorio, alle radici solide: fame di vittorie, identità scolpita sulle maglie, gioco semplice nel classico di mister Pavanel - mutuato dal maestro Cagni - "palla avanti, palla indietro e palla sopra". Mensah è acerbo, tecnicamente impreciso e poco incline al tempo della giocata; Coletti a volte si schiaccia sulla difesa - fa il quinto di reparto o il terzo di centrocampo? - e produce una distanza troppo grande tra il vertice basso e gli interni; Beccaro, uno dei migliori in queste prime gare, se non si addormenta e non sparisce dalla partita allora può essere una delle armi in più. Maracchi ha dalla sua l'esperienza in categoria e se ingrana - il centrocampista triestino è un diesel e tornerà prepotentemete utile nei mesi invernali - riuscirà a dare il suo contributo alla squadra.  

Pavanel 

Il mister odia il compitino dei suoi uomini, vuole una manovra fluida e la giusta "cattiveria". Risponde al tradizionale e romantico concetto di considerare gli interpreti come uomini prima che giocatori. Se la squadra risponde sul campo alle richieste della panchina, allora sì che la coralità si trasforma in armonia, risultati e certezze. Poi, come tradizionalmente affermano gli addetti ai lavori: "il pallone è rotondo" e per questo imprevedibile. Siamo a pagina 2 del romanzo del Centenario, una narrazione ancora tutta da scrivere. Calcio d'inizio ore 19.30.  

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