Un anno senza Boris Pahor, a Prosecco spunta un disegno dello scrittore
E' apparso non lontano dalla casa dello scrittore, vicino ad una knjigobeznica, un punto di bookcrossing di fianco al centro culturale di Prosecco
E' apparso non lontano dalla casa dello scrittore, vicino ad una knjigobeznica, un punto di bookcrossing di fianco al centro culturale di Prosecco
Nato il 26 agosto del 1913, la "grande anima" della comunità slovena ha attraversato tutto il Novecento fino ai giorni nostri. Testimone degli Asburgo e vittima della snazionalizzazione messa in campo dal regime fascista, Pahor si unì alla Resistenza e venne internato nei lager nazisti. Tra le grandi opere di successo Necropoli, libro pubblicato in Italia solamente nel 1997
A chiederlo è lo storico partito degli sloveni a Trieste attraverso la richiesta di Igor Gabrovec, consigliere regionale e segretario politico. "Altissimo gesto di conferma e riconoscimento dell'importanza dei valori, che hanno contraddistinto la sua vita e, in buona parte, la storia della comunità slovena"
Oltre a Boris Pahor, la manifestazione è stata dedicata anche al ricordo di Giulio Regeni, ucciso il 25 gennaio in Egitto, per il quale, unendosi all'appello di Amnesty international, si è chiesta verità e giustizia