Le attiviste hanno espressi la loro contrarietà "alla probabile approvazione in senato dell'emendamento nel Pnrr che vuole dare fondi ai centri di aiuto alla vita. Questo emendamento per noi è irricevibile. I consultori sono già stati dimezzati a Trieste e non dovrebbero aprire le porte anche alle associazioni antiabortiste che limitano il nostro diritto di scelta".
La denuncia arriva da Pro vita famiglia: "Vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica e la politica su ciò che dice la scienza in merito al riconoscimento dell'umanità del concepito"
La protesta, organizzata da Non Una di Meno e dal Comitato di partecipazione per i Consultori familiari a Trieste durante la seduta del consiglio regionale. I manifestanti hanno tentato di entrare in consiglio per seguire la discussione sulla chiusura dei consultori. Momenti di tensione con le forze dell'ordine
Al centro della piazza sono stati elencati i nomi delle 106 vittime di femminicidio in Italia nel 2023. Un corteo partito dal consultorio di via San Marco 11, occupato nel pomeriggio di ieri e per tutta la notte dalle attiviste e dagli attivisti di Non Una di Meno. Esposta una lunga fila di fazzoletti fucsia, uno per ogni donna uccisa in Italia dal 2021 a oggi
Dal consultorio di via San Marco occupato nella serata di ieri fino a una piazza Unità gremita. La tappa finale del corteo organizzato da Non Una di Meno era prevista in piazza Hortis ma visto il gran numero di manifestanti è stata cambiata la destinazione in accordo con la polizia
Il manifesto è comparso sul muro della scalinata intitolata alla città di Dublino, nei pressi di piazza Vico. La colla, ancora fresca, lascia intendere che il blitz sia avvenuto in mattinata. Contemporaneamente la nota di Non Una Di Meno, con la foto subito dopo l'affissione
Sulla stessa linea la rete 'Non una di meno': "Il Comune non dà il patrocinio: una scelta perfettamente coerente con le politiche reazionarie e liberticide portate avanti in consiglio comunale e a livello parlamentare"