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Alternativa tricolore: regione friuli venezia giulia, scandalo rimborsi.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima
Come abbiamo più volte messo in evidenza il problema delle Regioni è più che mai grave e diffuso e in questo senso anche la Regione Friuli Venezia Giulia non è purtroppo da meno. Ben 22 sono infatti gli ex consiglieri regionali indagati per le "spese pazze" relative al periodo tra il 2008 e il 2011 e per i quali Federico Frezza, il PM titolare del fascicolo penale, ha chiesto a fine maggio il rinvio a giudizio.
Il 15 luglio prossimo è fissata l'udienza del davanti al GUP Raffaele Morvay a carico dei 22 indagati. Variano dai 18 ai 21 mesi tutti con la condizionale in quanto sotto i due anni, e dunque tutti senza l'imposizione effettiva del carcere, le pene proposte dal PM per un eventuale patteggiamento con gli avvocati che saranno chiamati a rappresentare i loro assistiti. Sono quasi 32 anni complessivi la richiesta del PM.

E' inquietante a dir poco il computo delle spese di palazzo contestate in sede penale. Che ammontano a 349.131 euro, più della metà sono a carico della Lega Nord, ossia 201.271 euro, seguono i 105.824 del PDL, i 19.121 del PD e i 15.134 del Gruppo misto di Asquini. La situazione più delicata è per l'ex presidente del Consiglio Regionale, Ballaman, per il quale la pubblica accusa non prevede, neanche in caso di patteggiamento, la sospensione condizionale della pena, che significa, in teoria, carcere.

Una situazione, come si può ben vedere, veramente molto triste per tutta la collettività, continuiamo quindi con forza a ribadire la nostra proposta di abolizione delle Regioni, una soluzione che consentirebbe un risparmio davvero notevole, in particolare per quanto riguarda la spesa sanitaria, e soprattutto metterebbe fine alla concorrenza dei poteri tra Stato e Regioni che ha provocato solo gravissimi danni.
Nel 2001 la riforma pseudo-federalista, firmata dall'allora ministro della Funzione Pubblica Franco Bassanini (governo Amato), ha prodotto solo confusione nella suddivisione dei poteri tra Stato e Regioni, fondamentalmente la concorrenza dei poteri tra Stato e Regioni non ha prodotto nessun federalismo ma solo sprechi e scandalose spese pazze, che, tra tutti, ha visto protagonisti anche e soprattutto i fautori del federalismo.
L'abolizione delle Regioni consentirebbe di svolgere le stesse attività, e sicuramente meglio, alle Provincie (eventualmente suddivise in mega-provincie o città metropolitane) perché più vicine ai problemi del territorio, consideriamo che mediamente l'80% del bilancio delle Regioni riguarda il Sistema Sanitario e che il rimanente 20% del bilancio delle Regioni riguarda soprattutto le politiche per il territorio e l'ambiente e per la promozione delle attività economiche, sono tutte funzioni estremamente legate al territorio, ma a quello proprio più vicino ai cittadini ossia il territorio comunale e provinciale. Non bisogna poi dimenticare un aspetto molto importante che è legato alla storia italiana, mentre le Regioni sono enti artificiali nati nel 1970 creando confini artificiali senza nessuna ragione storica e senza nessuna tradizione culturale ed economica, i Comuni hanno da sempre rappresentato la natura del popolo italiano che si è sviluppata proprio attorno alle città.
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