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Giovedì, 25 Aprile 2024
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arriva il rpc: sicurezza a tempo determinato

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TriestePrima

"Le istituzioni hanno reagito": arriveranno a Trieste gli uomini e le donne del Reparto Prevenzione Crimine di Padova.

Una reazione pronta dello Stato, che però servirà a "tranquillizzare e calmare" le acque, una soluzione tampone che non risolverà i problemi della sicurezza quando il "reparto" farà ritorno in quel di Padova.

Quello che si paventava qualche mese fa si sta avverando!

Questi speciali reparti (RPC) sono stati di recente rinforzati per fare fronte al problema, serio, dei sempre maggiori pensionamenti del personale e dell'elevata età media degli operatori, ma soprattutto per poter disporre di più personale "manovrabile" e "dislocabile" per periodi brevi in aree dove emerge qualche criticità.

Una ricetta, questa, per poter sopperire - parzialmente e temporaneamente - ai vuoti creati lì dove la "spending review" ha chiuso qualche presidio.

Gli ultimi fatti di cronaca successi in città ma anche le rapine, lo stupro, e quant'altro, accaduti a Opicina e in zone tranquille ed allo stesso tempo "invitanti" per i criminali, in particolare per i professionisti dei reati predatori come del resto tutta la provincia, impongono una presenza costante su tutto il territorio da parte delle Forze dell'Ordine per avere più efficacia ed efficienza.

In poche parole serve più sicurezza: è il cittadino a richiederla.

Da molto tempo il SAP sostiene che la sicurezza non è un servizio dello Stato, ma una necessità del cittadino che paga le tasse e che esige, giustamente, di poter vivere in serenità.

E' un diritto che ha dei costi per la comunità e che per funzionare non può più resistere ad ulteriori tagli come quelli già apportati in questi ultimi anni e che ha portato il SAP più volte a sensibilizzare l'opinione pubblica a riguardo.

Oggi il cittadino di Trieste chiede maggiore "sicurezza" e, nonostante le Istituzioni cerchino di negarlo, anche la nostra città - pur essendo più sicura di altre - deve constatare questo bilancio negativo.

Il depotenziamento del Commissariato di Rozzol-Melara e la soppressione della volante Rozzol doveva costituire un momento di potenziamento del Commissariato di San Sabba ribattezzato Polo San Sabba, ma la realtà dei fatti dice che difficilmente viene messa in campo una volante su tutto quell'ampio territorio.

La stessa Opicina una volta aveva la sua "macchina" 24 ore su 24 ma ora, da quasi un anno, sono garantite solo poche uscite diurne.

Una scelta dettata da un minor numero di operatori e alla carenza di mezzi che spesso lasciano gli equipaggi a piedi.

Certo su quel territorio ci sono le macchine della Polizia di Frontiera che però hanno la funzione di "filtro" confinario un tempo garantito dai Valichi.

Una prova generale quella di Rozzol; un test per la possibile chiusura di altri Presidi di Polizia, alcuni importanti come quello del Commissariato di Duino, una vera e propria "porta" della provincia di Trieste, oggi rivalorizzato dal polo turistico "Porto Piccolo".

La "spending review" prevede anche questo. In questi giorni il SAP rivendica, giustamente, i danari tolti dalle tasche dei poliziotti negli ultimi 5 anni, e ricorda a tutti lo spettro delle 267 chiusure, fra cui Duino.

Il SAP le ritiene "chiusure selvagge" perché prevedono da una parte la chiusura di posti nevralgici e dall'altra mantengono aperti presidi di forze dell'ordine costituiti da sole 3 o 4 unità.

La sicurezza è fatta soprattutto di prevenzione prima che di repressione: deve essere costante nel tempo e nei luoghi.

Il Reparto Prevenzione Crimine non è una soluzione definitiva, ma solo momentanea.

Arretrare significa soccombere a una società criminale! Significa, per uno Stato, fallire! Questo è quanto sta succedendo.

Oggi abbiamo in campo ben 7 forze di Polizia presenti sul territorio, tutte in difficoltà a causa della crisi e di apparati ormai da rivedere.

Uniamo le forze, diminuiamo le spese e gli sprechi: potremo richiedere meno tasse per dare più sicurezza e garantire un controllo omogeneo su tutto il territorio, sia delle aree urbane che di quelle periferiche.

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