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Una passeggiata nel verde dal centro a Barcola: l'architetto Femia firma il Parco Lineare del Porto Vecchio

Assegnato al professionista di fama internazionale il progetto di fattibilità per il lungo percorso ciclopedonale. L'opera sarà finanziata con 21 milioni di euro dal Pnrr e il progetto sarà consegnato entro il due giugno. Femia: "Un'opera di respiro europeo e internazionale"

Una passeggiata di quasi due chilometri dal centro città a Barcola passando per il Porto Vecchio, non un semplice viale ma un "parco lineare" ciclopedonale con aree dedicate a sport, eventi e attività varie: è l'opera da 21 milioni di euro che il Comune ha affidato all'architetto Alfonso Femia e allo Studio Atelier(s). Si tratta di una realtà di respiro internazionale con sede a Genova, Milano e Parigi, che curerà il "progetto di fattibilità per il Parco Lineare Verde di Archeologia Industriale dal terrapieno di Barcola al centro storico”. Il parco, sul quale passerà anche un tratto della cabinovia, si estenderà tra la seconda e terza fila dei magazzini del Porto Vecchio e sarà necessaria una cucitura a sud con il centro triestino e a nord per il collegamento con il Parcheggio Bovedo.

I dettagli sono stati rivelati nella mattinata di oggi, mercoledì 6 aprile, nel salotto azzurro del Municipio alla presenza del sindaco Roberto Dipiazza con l’architetto Alfonso Femia, l’architetto e paesaggista Michelangelo Pugliese, gli assessori al Porto Vecchio Everest Bertoli e ai Lavori Pubblici Elisa Lodi, e il direttore del dipartimento Territorio, Economia, Ambiente e Mobilità Giulio Bernetti.

"Il progetto - ha dichiarato il sindaco Dipiazza - dovrà essere consegnato entro il 2 giugno, poi andranno in gara i lavori da 21 mila euro finanziati dal Pnrr, insieme al Viale Monumentale da 19 milioni di euro. Sarà possibile arrivare a pochi metri da piazza Unità con una promenade fantastica, perché gli austriaci ci hanno regalato uno spazio enorme tra un magazzino e l'altro. Sarà un viale alberato e attrezzato, in una zona che già adesso è viva e frequentata da molti triestini".

"Il progetto terrà conto delle linee guida elaborate dall'architetto Kipar per il Porto Vecchio - ha spiegato l'architetto Femia - creeremo una continuità percettiva fisica e di utilizzo dentro il Porto Vecchio fino alla città storica, mettendo insieme queste due parti, finora ovviamente non legate. Introdurre un filamento verde vuol dire anche rendere partecipe la cittadinanza di una delle più grandi aree di trasformazione nell'ambito portuale a livello di tutto il mediterraneo".

La scelta delle piante, ha spiegato l'architetto, sarà orientata alla sostenibilità e terrà conto dei cambiamenti climatici, con specie in grado di resistere anche tra diversi decenni. Particolare attenzione sarà posta al budget: "21 milioni sembrano tanti - ha dichiarato Femia - Ma è facile prevedere la spesa in un'area completamente libera, in questo caso bisogna tenere conto di elementi preesistenti come l'eventuale rimozione dei binari e la permeabilità del terreno, quindi eventuali infrastrutture propedeutiche e riparatrici potrebbero sottrarre risorse alla parte esterna".

 "Vogliamo creare sia un parco lineare che una grande piazza - ha concluso l'architetto -, un luogo che per dimensioni si presta a essere teatro di eventi effimeri e statici, durante tutto l'anno. Un luogo intergenerazionale aperto agli sport di varia natura. Un vero parco lineare contemporaneo che avrebbe il grande valore di essere all'interno della città, in un sito storico straordinario a 10 minuti dalle case dei cittadini. Per queste caratteristiche si tratta di un'opera di respiro europeo e internazionale".

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