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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Banche: il manager triestino Giovanni Bossi nominato Amministratore Delegato di Banco delle Tre Venezie-Cherry 106

Eletti i 9 rappresentanti del nuovo Consiglio di Amministrazione, 5 su indicazione Cherry 106 e 4 BTV. Il triestino Giovanni Bossi nuovo Amministratore Delegato: «L’obiettivo è il supporto alle imprese per una crescita veloce nel rispetto della sostenibilità: sfida che raccolgo come manager e imprenditore»

Si è riunita mercoledì 10 novembre, sotto la presidenza di Gabriele Piccolo, l'assemblea del Banco delle Tre Venezie: durante l'incontro è stato nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione, completando così il percorso, avviato un anno fa, di integrazione tra la Banca e Cherry 106. In coerenza con gli accordi sottoscritti lo scorso febbraio, sono stati eletti 5 membri su indicazione Cherry 106 e 4 su indicazione Banco delle Tre Venezie.

Il nuovo Consiglio sarà così composto: Giuseppe Benini (Presidente), Gabriele Piccolo (Vicepresidente), Stefano Aldrovandi, Giovanni Bossi, Elisa Cavezzali, Laura Gasparini, Emanuele Leoni, Bruno Pedro Colaco Catarino, Marina Vienna. Rinnovato anche il Collegio Sindacale che sarà composto da Piero De Bei (Presidente), Giovanna Ciriotto e Carlo Regogliosi.

Il manager triestino Giovanni Bossi nominato Amministratore Delegato

Il ruolo di Amministratore Delegato dell'istituto, in particolare, sarà svolto dal manager triestino Giovanni Bossi (ex banca Ifis), gran parte della cui operatività sarà trasferita, entro la fine del mese di novembre, dalla sede di via Belzoni a Padova al complesso Net Center, sempre nel capoluogo patavino.

«Con la fusione prende sostanza una realtà che oggi conta su oltre 150 professionisti, masse attive per quasi un miliardo di euro, un patrimonio netto di circa 50 milioni di euro - afferma Giovanni Bossi -. Una realtà che sta operando per integrare le strutture in tempi molto rapidi con l’obiettivo di crescere, sostenendo l’economia delle imprese e del territorio in cui opera, ponendo l’attenzione alla sostenibilità nella piena applicazione dei criteri ESG, ovvero ambiente, sociale e buona governance. L’operazione che vede l’integrazione dei due operatori è innovativa e coraggiosa: una sfida che colgo sia come imprenditore, sia come manager in un territorio dove il sistema finanziario ha l’opportunità e la responsabilità di affiancare imprese e patrimoni».

«L’integrazione sta procedendo a passi veloci: l’unificazione dei sistemi informativi è stata completata subito dopo la fusione - prosegue Bossi -. Nuovi collaboratori si stanno unendo al progetto, nuove idee stanno prendendo forma, è avviata la trasformazione digitale della Banca. Già approvato il nuovo organigramma, entro la fine del mese di novembre la gran parte delle risorse opererà in via provvisoria nei nuovi e più confortevoli ambienti del Net Center di Padova, liberando la storica sede di Via Belzoni, non più idonea alle nuove esigenze. Uno dei primi impegni del nuovo CdA sarà proprio l’elaborazione del Piano Strategico: alcuni pilastri, a tal proposito, sono stati già definiti e riguardano: attenzione alle imprese attraverso servizi non di massa, ma focalizzati sulle specifiche esigenze delle diverse aziende; advisory e operatività internazionale; wealth management; finanza agevolata, finanza specializzata a rischio controllato; focus sulla valorizzazione dei portafogli di crediti deteriorati (investimento, gestione, trading degli NPL); nuovi servizi utili alla clientela elaborati attraverso un costante monitoraggio del mercato e delle normative, come quelle legate ai bonus edilizi, un business oggi molto importante per noi. Il tutto accompagnato da forti investimenti sulle tecnologie e dalla definizione di una strategia connessa al PNRR e ai nuovi paradigmi derivanti dagli investimenti pubblici relativi».

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