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La lotta tra sindacati

La Uil prepara la corsa per Trieste, Bressan muove le "truppe" verso Cattinara

La campagna elettorale del sindacato nel comparto sanità va avanti da tempo e c'è chi, tra le altre sigle, non vede di buon occhio i modi. "Lo sanno tutti che vogliono esportare il modello isontino sul capoluogo" così dagli altri sindacati. Il segretario Uil: "Tuteliamo anche l'area giuliana, siamo il primo sindacato in Asugi". Tra due giorni il voto per le Rsu

"Molti rivendicano di aver raggiunto mirabolanti obiettivi ma i sanitari non hanno la memoria corta e ricordano bene chi è sempre stato al loro fianco e chi invece si fa sentire solo in occasione delle elezioni". Lo sfogo è di Fabio Pototschnig, segretario della Fials, a due giorni dalle elezioni per le Rsu del comparto sanità di Asugi. Nel giorno che segna la quinta domenica di Quaresima, a sentire le parti in causa non c'è molta serenità. Fials e Cgil nutrono dei sospetti sulla Uil, accusata di aver agitato lo spettro di una "guerra tra sindacati" sul territorio giuliano-isontino. Se oltre il Timavo la Uil non fa toccar palla quasi a nessuno, la partita per il governo dell'area triestina è tutta da giocare. 

Tutta una questione di voti

Tra una tradizionale inclinazione al proselitismo (prerogativa di qualsivoglia sindacato) e grandi destreggiamenti che mettono in luce rapporti con la politica sia locale che regionale, gli altri sindacati sostengono di aver registrato insoliti movimenti di "truppe" che dall'Isontino muoverebbero in direzione del capoluogo regionale. "Lo sanno tutti - così le sigle - che sulla sanità vogliono esportare a Trieste il modello goriziano". Dall'altra parte Bressan fa spallucce: "Siamo il primo sindacato in Asugi e questo a qualcuno dà fastidio, siamo una realtà troppo forte". 

Le accuse: "Disse che avrebbe fatto sparire la Fials"

Le manovre nei confronti degli altri sindacati, secondo quanto raccolto da TriestePrima, vengono definite "non sempre corrette ed educate". Nel gioco dei j'accuse elettorali aleggiano però anche voci che avvelenano non poco l'ultima fase della campagna elettorale. "A chi dice di votarli promettono cose che non possono promettere" questo l'esempio citato. Dall'altra parte Bressan risponde: "Mediaset Infinity è un servizio deciso a livello nazionale, mica è la Uil Fvg a proporlo". La Cgil sulla Sanità è meno forte di Fials e della Uil ma essendo confederata, come la Cisl, ha ancora parecchio peso. Se i landiniani esprimono scetticismo sull'atmosfera che si respira in corsia, lo scontro tra Fials e Uil non nasce oggi. Già "quando ci fu l'unificazione delle Aziende di Trieste e Gorizia un dirigente di un'altra sigla sindacale disse che lui avrebbe fatto sparire la Fials, ma a distanza di alcuni anni noi siamo ancora qua", questa uno dei passaggi al vetriolo. 

La replica della Uil: "Parleranno i voti"

Luciano Bressan "comanda" tutta la Sanità regionale targata Uil. "Abbiamo investito bene sia nell'Isontino che a Trieste" afferma. I suoi delegati si sanno muovere bene, con più di 700 iscritti solo nell'area tra Monfalcone e Gorizia. Le critiche sulla Uil però riguardano anche la vicinanza politica di Bressan a Anna Cisint, sindaco di Monfalcone che nell'ultimo periodo è riuscita ad attrarre sulla città dei cantieri le attenzioni non solo di investitori ma anche di buona parte della giunta regionale. "Conosco Anna da una vita e sì, condivido molto del suo pensiero. Invece di criticare vengano loro a donare 20 mila euro alla Caritas per l'Ucraina come abbiamo fatto noi". 

"La Uil schiera 72 candidati"

Gli altri sindacati non ci stanno e puntano ancora il dito. La volontà di conqusitare il capoluogo regionale (dove "ballano" i lavori per il raddoppio di Cattinara ndr) secondo gli anti Uil verrebbe confermata anche dallo massiccio schieramento di delegati. La Fials ne porta 45, mentre la Uil, tra Gorizia e Trieste, fa il pieno potendo contare su ben 72 candidati. "Niente di strano, tutti quelli che si potevano portare" chiarisce Bressan. Parlano di pranzi in trattoria a Gorizia con i vertici di Asugi e di pose fotografiche, ma Bressan, sorridendo dall'altra parte del telefono, rimanda le accuse al mittente: "Non siamo noi quelli che regalano panettoni". 

Non solo ospedali

Per quanto riguarda la "guerra" tra sindacati la partita non si giocherebbe solo nel campo della Sanità. Ultimamente certe grandi manovre della Uil si sono viste anche altrove. L'ultima in ordine di tempo è stata quella dell'Usip, il sindacato di polizia con qualche decina di iscritti che a Trieste di recente ha convocato una conferenza stampa proprio nella sede della Uil, in via Polonio. "La Uil sta dando una mano all'Usip - così dalla questura - e si vede che vogliono sfondare". Spingendosi verso le pianure friulane, la Uil domani 4 aprile non sarà presente alla cosiddetta "Operazione verità", presidio sindacale davanti all'ex scuola infermieri dove Cgil, Cisl, Nursind e Fials spiegheranno la "situazione in Asufc e il rapporto tra direzione e personale". "Abbiamo già proclamato lo stato di agitazione, la Uil andrà avanti per la sua strada" chiosa Bressan. 

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