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Frida Kahlo e Vittorio Vidali, vita di un rivoluzionario triestino in Messico

“Vittorio Vidali e il Messico al tempo di Frida Kahlo” è il quarto appuntamento della rassegna “Frida in viaggio con Triestebookfest”, realizzata con il contributo della Fondazione CRTrieste e del Comune di Trieste

Raccontare la figura di Vittorio Vidali permette di approfondire il periodo storico nel quale Frida Kahlo visse e comprendere come i sommovimenti politici del Messico inizio secolo abbiamo definito il modo in cui Frida ha voluto esprimere la sua arte”. Lo afferma lo storico e docente di Storia contemporanea al Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Trieste Patrick Karlsen con il quale, lunedì 20 giugno, alle ore 19.00, all’Auditorium del Salone degli Incanti, scopriremo la vita del rivoluzionario e dirigente del movimento comunista internazionale, nato nel 1900 e formatosi nella Trieste post-imperiale del primo dopoguerra, la cui pluridecennale militanza è passata attraverso momenti e scenari di capitale importanza nella travagliata storia della prima metà del Novecento.

L'evento

“Vittorio Vidali e il Messico al tempo di Frida Kahlo” è il quarto appuntamento della rassegna “Frida in viaggio con Triestebookfest”, realizzata con il contributo della Fondazione CRTrieste e del Comune di Trieste, in occasione della mostra sensoriale “Frida Kahlo. Il Caos Dentro”. L’incontro si ispira al libro di Patrick Karlsen, intitolato appunto “Vittorio Vidali. Vita di uno stalinista” (1916-1956), edito da il Mulino, 2019. 

L'evento è a ingresso gratuito, obbligatoria la prenotazione al numero 331 4373087. I partecipanti hanno diritto al biglietto ridotto speciale (10 euro) per visitare la mostra anche in giornate successive, fino al 21 agosto, con i seguenti orari:

  • dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle 20.00, con ultimo ingresso alle 19.00 per consentire la visione di tutta l’esposizione.
  • Sabato, domenica e festivi dalle 9.30 alle 21.00, con ultimo ingresso alle 20.00.

“Frida Kahlo. Il caos dentro” è stata infatti prorogata dagli organizzatori grazie al consenso di oltre 30mila persone che hanno visitato fino ad ora la mostra.

Vittorio Vidali

La fisionomia di Vittorio Vidali quale ‘agente del Comintern’ si va man mano strutturando nel corso delle missioni negli Stati Uniti e nel Messico degli anni Venti, intersecandosi per sua stessa natura con gli oscuri ambiti di competenza propri dei servizi segreti sovietici. A lungo sentimentalmente legato alla fotografa Tina Modotti e circondato dall’amicizia di figure di spicco dell’ambiente intellettuale e artistico del suo tempo (da Ernest Hemingway a Pablo Neruda, da Joris Ivens a Hannes Meyer, a Rafael Alberti), come fondatore del Quinto Reggimento e protagonista della difesa di Madrid durante la guerra civile spagnola il nome di Vidali, ammantato nel leggendario appellativo di comandante Carlos, assume un rilievo internazionalmente riconosciuto all’interno del movimento comunista e dell’antifascismo in generale. 

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