Sopravvissuti all'assedio di Kiev, decine di gatti cercano una casa
Sono tanti i felini che i primi giorni di maggio partiranno verso Lubiana. Jacqueline Stuart è la referente del progetto per l'area di confine. Nell'articolo tutte le informazioni su come fare per adottarne uno (o più)
Settantaquattro gatti scampati alla distruzione della guerra cercano casa e potrebbero trovarne una anche a Trieste. La destinazione finale è la città di Lubiana ma Jacqueline Stuart, una cittadina britannica residente a Opicina e che qualche settimana fa aveva ospitato due pensionati ucraini in fuga dalle bombe, fa sapere che la possibilità di adozione per qualche famiglia triestina di buon cuore non è poi una possibilità così remota. La maggior parte dei felini provengono da rifugi di Kiev e nei suoi sobborghi. La lista viene continuamente aggiornata dai volontari che si occupano di loro (ogni gatto possiede una descrizione anche e soprattutto riferita al comportamento e alle relazioni sia con i sapiens che con i suoi simili). I gatti partiranno dall'Ucraina nei giorni intorno al 6 maggio e dopo il tempo necessario per giungere in Slovenia, arriveranno nella Capitale.
I controlli e le cure
Lì saranno controllati da un veterinario, dotati di microchip e vaccinati contro la rabbia. Dopo queste operazioni (il cui costo è di circa 100 euro, totalmente a carico dei nuovi proprietari) saranno quindi pronti per le loro nuove case "entro metà maggio". L'organizzazione raccomanda alle persone interessate di agire velocemente, vista la grande domanda che si manifesta non solo dalla Slovenia ma anche da molti altri Paesi.
Se interessati inviare una mail a jax_stuart@icloud.com