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Attività commerciali

Tonel: "Sosterremo i negozi nei rioni con i distretti del commercio"

L'assessore parla di un "rifiorire delle attività commerciali nelle periferie dal 2020 in poi, con il diffondersi dello smartworking. Buon segnale che va accompagnato con iniziative di animazione economica, come a Opicina anche a Borgo San Sergio, a Servola, Roiano, San Giacomo e Basovizza"

Segnali positivi dal commercio di prossimità e dai piccoli esercizi commerciali nei rioni dall'inizio della pandemia, probabilmente stimolati dall'incremento del lavoro da casa. Segnali che tuttavia necessitano un ulteriore incentivo dalla politica, in particolare dal nuovo strumento regionale dei distretti del commercio. Lo rileva l'assessore comunale alle attività produttive Serena Tonel a margine di una conferenza stampa, parlando di una "ridistribuzione delle abitudini dei consumatori che abbiamo registrato dal 2020 in poi come conseguenza del ricorso allo smartworking. Nuove abitudini che hanno creato un rifiorire delle attività anche nelle zone decentrate. Un buon segnale che va però accompagnato, in particolare dai distretti del commercio".

I distretti del commercio sono stati introdotti con la legge regionale 3/2021 'Sviluppo Impresa' come strumento per dare nuova vita ai centri abitati delle città, rilanciando il commercio, in particolare le piccole e medie imprese, con iniziative di rigenerazione urbana.

"Il distretto del commercio - spiega ancora Tonel - è uno strumento che la Regione mette a disposizione e che vede delle opportunità importanti per i Comuni. Abbiamo da poco iniziato a confrontarci con Confcommercio e con Ures per realizzare un distretto anche a livello cittadino per promuovere soprattutto il commercio nelle zone periferiche e decentrate della città, creando iniziative integrate tra i commercianti e le associazioni del territorio per organizzare dei momenti di animazione economica". 

Lo strumento del distretto del commercio permetterà quindi di "creare un ridisegno e una rianimazione urbanistica delle attività economiche - ha spiegato ancora l'assessore -. Già esistono delle manifestazioni, come l'esempio virtuoso di Opicina, che crea sinergie sul suo territorio. Vorremmo ricreare situazioni simili anche in altre zone della città, che ben si prestano ad avere un'identità sociale e di attività economiche. Potremmo farlo a Borgo San Sergio, a Servola, a Roiano o San Giacomo o anche sull'altipiano a Basovizza e in altre zone in cui ci sia un'aggregazione tale da facilitare le attività economiche per fare massa critica".

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