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Per aggirare le maestranze locali

Crisi Wartsila, i coreani chiedono di caricare i motori da soli

La richiesta è stata avanzata all'Autorità Portuale dalla nave Uhl Fusion. Zeno D'Agostino: "La valuteremo". L'analisi non avverrà oggi. Nel frattempo la temperatura continua ad alzarsi, in vista dell'incontro di domani tra i coreani e il prefetto

TRIESTE - La nave Uhl Fusion ha chiesto l'autoproduzione, procedura che si traduce con la richiesta di poter caricare i 12 motori Wartsila destinati alla coreana Daewoo in maniera autonoma, senza la presenza sulle gru di tecnici specializzati della stessa multinazionale finlandese, né di portuali. La conferma della notizia arriva dalla stessa Autorità Portuale. "La valuteremo" ha fatto sapere il presidente Zeno D'Agostino, raggiunto telefonicamente da TriestePrima. La richiesta verrà analizzata a fondo e non è detto che possa essere concessa immediatamente. Ci sono infatti requisiti ben precisi da rispettare e, in caso di possibili lacune, vanno colmate. Una volta a posto con i documenti, la nave otterrà la concessione da parte dell'Autorità di sistema. 

"Venite a darci una mano", l'appello

Nella crisi Wartsila il fattore tempo sembra essere tra quelli determinanti. La valutazione della richiesta da parte degli uffici in porto, si apprende, non verrà fatta oggi 28 agosto e ogni giorno che passa rappresenta un'iniezione di ossigeno alla protesta. L'analisi dei documenti potrebbe iniziare domani, anche se non c'è alcuna ufficialità in merito. L'obiettivo di sindacati e lavoratori è quello di prendere tempo, portare il dissenso e la lotta avanti almeno fino al 14 settembre. Monta però la frustrazione nei confronti di un governo (impegnato ricordiamolo "solo" negli affari correnti, in vista delle elezioni del prossimo 25 settembre) che non ha ancora convocato il tavolo al Mise. "Sembra che in tanti, non solo a Roma ma anche a Trieste, siano evidentemente ancora in ferie" questa la stoccata di Fabio Kanidisek, sindacalista della Cisl.  

L'incontro di domani

Sempre nella giornata di domani negli uffici della prefettura di piazza Unità dovrebbe essere in programma un incontro tra il prefetto e la delegazione coreana. Nel frattempo sul fronte dei sindacati la temperatura continua ad alzarsi. I portuali, come buona parte delle istituzioni, ha scelto di stare dalla parte dei 451 dipendenti dell'ex Grandi Motori. "Tutta la città deve venire a darci una mano" così i sindacati nei giorni scorsi. E un passo nei confronti della città l'ha fatto l'Unione Sportiva Triestina Calcio. Il presidente Giacomini è intervenuto chiedendo di spostare il derby con il Pordenone, in programma sabato 3 settembre, stessa data in cui Trieste scenderà in piazza nel lungo corteo a favore dei lavoratori che rischiano il posto di lavoro. 

Corteo e derby concomitanti: la Triestina chiede di spostare il match

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