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Alimentazione

Mangiare e non ingrassare, la scienza ci spiega il perché

Mangiare e non ingrassare, perché? Secondo la scienza il segreto è semplicemente legato all’efficienza delle nostre cellule adipose. Uno studio pubblicato sull'American Journal of Clinical Nutrition spiega i motivi di questa 'fortuna', scopriamoli

Chi di noi non ha un'amica/o che continua a mangiare di tutto senza ingrassare? Niente invidia, secondo la scienza il segreto è legato all’efficienza delle loro cellule adipose.

Lo studio

È proprio un recente studio, pubblicato sull'American Journal of Clinical Nutrition, che chiarisce il motivo di questa 'fortuna'. Sono le cellule adipose presenti nelle persone magre, geneticamente più efficienti, ad influire sul loro aspetto fisico. Il team dell'Istituto Nestlé di scienze della salute, in Svizzera, ha analizzato in totale 60 soggetti, di cui 30 che rimanevano molto magri, con un indice di massa corporea di 18,5 o inferiore. I partecipanti non avevano disordini alimentari, mangiavano e facevano attività fisica in modo normale. Tutti i partecipanti allo studio, a prescindere dal gruppo di appartenenza, sono stati invitati a consumare una dieta caratterizzata da: 48% di carboidrati, 37% di lipidi, 15% di proteine. Nel gruppo sperimentale (i 30 soggetti più magri) è stata, però, notata una frequenza più alta relativa sia al consumo di snack, sia all’apporto calorico di questi ultimi. In media, la dieta seguita per il periodo di osservazione ha previsto 600 calorie in più rispetto ai parametri quotidiani a cui erano abituati i soggetti monitorati. Dopodiché, è stata prelevata loro una piccola quantità di grasso dallo stomaco per poterlo analizzare, insieme a campioni di sangue, urine e feci.

Risultati

I ricercatori hanno scoperto che le cellule adipose delle persone magre avevano espressioni anormalmente elevate di geni coinvolti sia nella scomposizione che nella produzione di grasso. Inoltre, le cellule adipose delle persone magre erano più piccole del 40% rispetto a quelle delle persone di peso normale. I risultati hanno anche mostrato che queste cellule possiedono mitocondri più attivi, parti che utilizzano energia per spingere le cellule stesse a scomporsi e rinnovarsi, e poiché i mitocondri lavorano a un livello più elevato, le cellule adipose scompongono e ricostruiscono molecole in modo più efficiente.

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