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Salute

Nitrato d’argento, consigli per l’uso e controindicazioni

L'argento nitrato è un prodotto che si ricava attraverso lo scioglimento di un argento metallico, è una sostanza chimica che viene adoperata in qualità di battericida e che viene usato principalmente come cauterizzante per le ferite. Scopriamone di più

L’argento nitrato è una sostanza chimica che viene adoperata in qualità di battericida per uso esterno in soluzione acquosa in concentrazioni piuttosto basse, in genere non superiori al due per mille. Si tratta del sale d'argento dell'acido nitrico, a temperatura ambiente si presenta come una polvere cristallina incolore. Se utilizzato in forma solida, invece, agisce da cauterizzante per le ferite, e in modo particolare per le ferite infette.

Come viene realizzato

Il prodotto si ricava attraverso lo scioglimento dell’argento metallico, che una volta diventato acido nitrico presuppone l’evaporazione della soluzione. 

Nitrato d'argento, proprietà e benefici

Il nitrato d’argento è utilizzato per disinfettare ferite infette, eliminare porri e verruche, bloccare l’epistassi e richiudere le piccole ferite post rasatura. In matite o stick consente l’applicazione localizzata in quanto le sue macchie sono difficili da eliminare. Aiuta a calmare gli stati d’ansia e stress, ad esempio, degli studenti. L’impiego in questo caso dovrà cominciare a partire da 2 o 3 giorni prima dell’esame. Gola, naso e occhi vengono trattati con tale prodotto nei casi in cui si abbia come la sensazione di una scheggia in gola, si fatichi a deglutire o vi sia accumulo di muco all’interno dei tratti laringeo e faringeo. Anche i dolori associati a cefalea, con dolore che si attenua mediante fasciatura, e lombalgie associate a debolezza degli arti inferiori sono ulteriori problematiche trattabili con tale prodotto. 

Dosaggio e consigli utili

Nella medicina omeopatica si indica per il trattamento di: 

  • “diarrea emotiva”: una diluizione a 30 CH con un’assunzione di 2 o 3 granuli da ripetere tre volte al giorno. È consigliato cominciare il trattamento 2 o 3 giorni prima dello stesso. Se invece la comparsa non è associabile a un avvenimento futuro si utilizzerà una diluizione a 4CH con 3 granuli ogni 3 ore.

  • Gastriti e ulcere gastriche: una diluizione a D4 o D6 mediante l’assunzione di 3 granuli ogni 1 o 2 ore. In seguito a miglioramento si passerà a un ritmo di 4 volte al giorno.

  • Le problematiche a carico del sistema nervoso: una diluizione a 15 o 30 CH in base al caso specifico, con l’assunzione di 3 granuli ogni circa 10-15 giorni. Cefalea e lombalgie prevedono invece un’assunzione di 3 granuli per tre volte al giorno (oppure 5 gocce) con diluizione DH 6.

Tutti gli altri casi prevedono, infine, l’assunzione dell’argento nitrato con diluizione a 4 CH, 3 granuli ogni 3 ore fino a miglioramento. 

Controindicazioni

Il nitrato d’argento può presentarsi in polvere o in soluzione acquosa, in tutti e due i casi si tratta di una sostanza che può provocare ustioni alla pelle e la comparsa di macchie rosso brune difficili da eliminare. Le macchie sono dovute alla decomposizione del nitrato d’argento con la luce solare e spariscono dopo diverso tempo, grazie al ricambio cellulare dell’epidermide. L’uso della matita al nitrato d’argento consente di applicare il prodotto più facilmente e limitatamente alla zona da trattare, riducendo il rischio di ustioni e macchie. 

Uso del nitrato d'argento, le matite

Le matite al nitrato d’argento sono usate in ambito medico, veterinario ed estetico. Le matite contengono circa tre g di argento nitrato e vengono usate soprattutto per eliminare escrescenze benigne della pelle come verruche, porri e calli poiché questa sostanza è in grado di provocare la necrosi dei tessuti, distruggendoli. 

Stick al nitrato di argento 

Si utilizzano, inoltre, in caso di epistassi per cauterizzare i capillari lesionati o rotti e dai barbieri per cauterizzare le piccole ferite che possono essere provocate in seguito alla rasatura. Anche in ambito veterinario, le matite a base di nitrato d’argento si usano per disinfettare e chiudere le ferite infette. Il trattamento non è doloroso e, se eseguito correttamente, non c’è il rischio che i tessuti circostanti vengano danneggiati o macchiati. 

Cannelli 

All’interno si ritrova una decina di grammi di argento nitrato. Essi hanno un colore grigio cristallino o bianco e vengono sfruttati in ambito ospedaliero per trattare le ferite infette o per cauterizzare. Intervengono sulle proteine cellulari che favoriscono la necrosi dei tessuti in seguito alla denaturazione e alla coagulazione.

Dove acquistarlo a Trieste

Ecco alcuni consigli:

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