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Salute

Neonatologi e pediatri: "bene assegno unico ma servono aiuti anche per i neonati 'fragili' e le loro famiglie"

"Riconoscere e finanziare anche i servizi di Follow-up per i neonati più fragili": questo pensiero arriva direttamente dalla Società Italiana di Neonatologia e ad affermarlo sono il Presidente, Fabio Mosca, ed il Presidente della Società Italiana di Pediatria Alberto Villani

"L'approvazione al Senato dell'assegno unico universale per i figli è un primo importante passo verso la rivisitazione delle misure a sostegno delle famiglie, di cui va riconosciuto il merito alla Ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti ed a tutto il Governo. Il Family Act rappresenta finalmente un approccio più organico e strutturato per rimettere la famiglia al centro di tutte le politiche economiche e sociali e per contrastare il grave problema della denatalità, accentuato dalla pandemia in corso. Non dobbiamo però dimenticare i soggetti più fragili, come i neonati prematuri e tutti i bambini affetti da gravi patologie. La nascita di un neonato prematuro e la sua successiva dimissione richiedono attenzioni particolari ma anche risorse per consentire alle famiglie di seguirlo nel modo più opportuno".

Questo pensiero arriva direttamente dalla Società Italiana di Neonatologia e ad affermarlo sono il Presidente della SIN, Fabio Mosca, ed il Presidente della Società Italiana di Pediatria (SIP) Alberto Villani, commentando l’approvazione al Senato della "Delega al Governo per riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e universale" già passata alla Camera nel luglio 2020.

I dati

Nel nostro Paese sono circa 30.000 all'anno i bambini nati prima del termine di gravidanza, di cui 4.500 con un peso < 1500 gr. e prematurità grave (< 32 settimane di gestazione), quindi ad elevato rischio. Ci sono poi neonati che presentano alla nascita particolari problemi collegati alla sofferenza feto-neonatale, a malattie metaboliche o alla presenza di sindromi complesse e malattie rare, ad elevato rischio di cronicità.

L’Oms ricorda come "le complicazioni dovute a nascite pretermine sono la principale causa di morte tra i bambini sotto i cinque anni di età, responsabile di quasi un milione di morti nel 2013. Senza un trattamento adeguato, per i nati pretermine aumenta il rischio di invalidità permanente e la scarsa qualità della vita".

I Servizi di Follow-up multidisciplinare

Complessivamente in un anno sono circa 16.500 i neonati “fragili” (il 3.5%) ad elevato rischio di sviluppare problemi durante la crescita. Essi necessitano di un preciso e intenso programma di follow-up clinico e psicologico e di sostegno alle famiglie.

Per migliorare la prognosi a lungo termine di questi bambini e per sostenere attivamente le loro famiglie, è fondamentale inserire i neonati a rischio in specifici Servizi di Follow-up multidisciplinare, collegati ai Centri di riferimento di Terapia Intensiva Neonatale. 

I Servizi di Follow-up hanno lo specifico compito non solo di proseguire le cure dopo la dimissione, ma anche di effettuare la diagnosi precoce dei disturbi neurologici e sensoriali, il che consente il tempestivo invio dei piccoli pazienti ai servizi territoriali destinati alla loro presa in carico riabilitativa. Iniziare precocemente misure di abilitazione-riabilitazione consente, infatti, nella maggior parte dei casi, di prevenire o limitare un handicap, garantendo il migliore sviluppo possibile del bambino.

Molti di questi neonati fragili, inoltre, presentano problemi di tipo auxologico e respiratorio e devono pertanto essere seguiti con continuità assistenziale ed accertamenti ripetuti nel tempo, almeno fino all’età scolare.

La situazione in Italia

Attualmente in Italia i Servizi di Follow-up del neonato rappresentano una realtà molto varia ed eterogenea, spesso insufficiente quanto a risorse strutturali e di personale, perché non riconosciute ufficialmente da parte del Sistema Sanitario Nazionale che non prevede una adeguata remunerazione delle prestazioni specialistiche effettuate. 

"I fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresentano una grande opportunità per il nostro Paese, per focalizzare l’attenzione sui più deboli. La Società Italiana di Neonatologia e la Società Italiana di Pediatria sostengono da tempo il necessario ufficiale riconoscimento dei Servizi di Follow-up del Neonato dal nostro Sistema Sanitario e che si configuri come una Rete di Servizi specifica per soddisfare le complesse esigenze post-dimissione del neonato a rischio evolutivo e della sua famiglia" concludono i Presidenti Mosca e Villani.

"Chiediamo pertanto, che le nuove risorse siano destinate anche a costituire in ogni Regione una rete di Servizi di Follow-up per seguire i neonati prematuri o con patologia cronica in modo duraturo nel loro percorso di crescita e per sostenere le loro famiglie anche con un’assistenza domiciliare adeguata".

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