Carciofi: come coltivarli nel tuo orto
Ideale da consumare in questo periodo dell'anno come ottimo prodotto di stagione, i benefici del carciofo sono molteplici. Coltivare questa pianta nel proprio orto richiede certamente un po' di cura, spazio e pazienza, ma ne vale la pena. Ecco alcuni accorgimenti
Il carciofo è un ortaggio della famiglia delle composite di origine mediterranea, coltivato e largamente consumato fin dai tempi antichi. Ne esistono varianti diverse e la sua coltivazione è tipicamente invernale o primaverile. Ideale da consumare in questo periodo dell'anno come ottimo prodotto di stagione, i benefici del carciofo sono molteplici, tra questi ricordiamo che, oltre ad essere molto leggero, garantisce il corretto funzionamento del fegato, aumenta la secrezione della bile favorendo la digestione dei grassi e la contrazione della cistifellea, promuovendone lo svuotamento, inoltre abbassa il colesterolo cattivo e tanto altro ancora. Coltivare i carciofi nel proprio orto richiede certamente un po' di cura, spazio e pazienza, ma ne vale la pena. Ecco alcuni accorgimenti.
Terreno e clima
La pianta di carciofo richiede un ph del terreno compreso tra 6 e 6,5 e il suolo ideale deve essere sciolto e drenante. Prima di piantare occorre lavorare il terreno in profondità con una vangatura accurata. Oltre alla lavorazione occorre anche predisporre una buona concimazione di fondo, che arricchisca bene il terreno. Per la coltivazione biologica si useranno fertilizzanti di origine naturale come letame maturo oppure compost. La terra della carciofaia deve mantenere l’umidità, ma allo stesso tempo deve essere anche un suolo che eviti il ristagno di acqua, fonte di malattie funginee che possono provocare marciumi. Il carciofo è una pianta che predilige un clima mite e dovrebbe essere posizionato in un luogo con buona esposizione solare.
Come piantare i carciofi
Ci sono tre metodi per impiantare una carciofaia: la semina, la riproduzione dei polloni e la messa a dimora degli ovuli. Il primo è il metodo più lungo, mentre gli altri due richiedono di avere a disposizione delle piante di carciofi già esistenti da cui propagare nuove piante. Importante è coltivare ogni pianta distante l'una dall'altra.
Il periodo ideale per seminare il carciofo è tra febbraio e marzo in semenzaio protetto. Se invece vogliamo metterlo direttamente a dimora in campo deve esser seminato nell’orto ad aprile oppure a maggio.
I polloni del carciofo, detti anche "carducci" sono quei germogli che vengono prelevati dalla base della pianta e che hanno un anno di vita. I carducci possono essere usati per ottenere nuove piante, propagando la coltivazione. Per farlo si tagliano i polloni con la loro porzione di radice, scegliendo quelli già sviluppati con almeno 4-5 foglie, lunghi 25/40 cm. Questa operazione si fa durante la primavera (tra marzo e aprile) oppure in autunno (tra settembre e ottobre).
Infine, si possono riprodurre i carciofi anche usando ovuli ottenuti durante l’operazione di diccioccatura. Per piantare gli ovuli si smuove il suolo, si concima abbondantemente e si mette l'ovulo nel terreno a 4 cm di profondità. L’ovulo deve essere impiantato durante il periodo di dormienza estivo, quindi luglio o agosto.
Una frequente irrigazione è importante per la carciofaia, il cui terreno non deve mai seccare totalmente al di fuori del momento della dormienza (periodo estivo), dove va benissimo che il suolo sia asciutto. Importante è, poi, proteggerli dal freddo. Il carciofo teme le gelate, per cui dopo il trapianto è utile coprire con tessuto non tessuto o pacciamatura.
Potatura
Nell’anno successivo al trapianto incominciano a crescere nuovi germogli e steli alla base del cespo, per evitare di avere una quantità di fiori di piccole dimensioni occorre rimuovere i germogli in eccesso, tagliandoli con un coltello. I germogli da staccare si possono rimuovere prima che si aprano (ovuli) oppure quando hanno già formato qualche foglia (carducci).
La raccolta
Infine, la raccolta che, per le varietà primaverili, adatte al clima del centro nord, avviene da fine febbraio per tutta la primavera, mentre i carciofi autunnali coltivati meglio nel sud Italia si raccolgono da settembre o da ottobre.