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I trucchi per coltivare la gerbera in vaso e in giardino

La gerbera è una pianta erbacea simile alla margherita, ma caratterizzata da fiori più eleganti grazie ai suoi lunghi petali appuntiti e ai colori brillanti che vanno dal bianco al giallo fino al rosso-scuro. Ecco i consigli per coltivarla

La Gerbera è un genere di pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae, originaria dell'Africa, dell'Asia e del Sudamerica. Oltre che come graziose piante ornamentali dalla facile coltura, le specie del genere Gerbera vengono coltivate industrialmente per la produzione del fiore reciso. È stata introdotta in Italia per la prima volta da un floricoltore tedesco intorno al 1925-1930 ma solo intorno al 1950 ha iniziato ad essere apprezzata sia come fiore reciso che come pianta da coltivazione.

Una pianta che presenta foglie lanceolate e lobate, disposte a rosetta. Invecchiando, le foglie diventano pubescenti nella pagina inferiore e si abbassano per lasciare spazio alle nuove piccole foglie che, nei primi giorni si presentano bianche e pelose. I fiori, a capolino, sono molto durevoli e decorativi e compaiono all'inizio dell'estate. Sono portati da lunghi steli coperti da una leggera peluria bianca. Per la loro forma e struttura i fiori di gerbera sono simili ad una margherita, ma più eleganti sia per i lunghi petali appuntiti, sia per i colori brillanti che vanno dal bianco al giallo fino al rosso-scuro.

Come coltivare la gerbera

Se vogliamo coltivare questa stupenda pianta erbacea, la riproduzione avviene tramite talea o per seme. Per quanto riguarda la riproduzione per talea, l'ideale è procedere in primavera, eliminando i getti che non hanno prodotto fiori e mettendoli a dimora nel terreno composto principalmente da sabbia e torba. I semi, invece, vanno riposti in un contenitore riempito con terreno fertile durante i mesi di febbraio e marzo. Dopo 15 giorni dalla messa in dimora, questi cominciano a germogliare, per poi dare vita ad alcune piantine che cresceranno in altezza. Quando queste avranno raggiunto un'altezza di 10-12 centimetri, si possono trapiantare nel terreno, riponendole in un vaso oppure piantandole nella terra.

Le gerbere amano posizioni molto luminose, moderatamente asciutte e ben ventilate. Tollerano la luce solare diretta ma il sole estivo delle regioni più calde può rovinare gravemente le foglie. Il terriccio deve essere particolarmente drenante: non sopportano ristagni idrici che possono provocare in poco tempo la comparsa di marciumi e morte della pianta. Per questo motivo le innaffiature dovranno essere moderate: in ogni caso è opportuno aspettare che il substrato si asciughi completamente (anche in profondità) prima di innaffiare nuovamente.

La gerbera sopporta bene l'inverno se tenuta al riparo dalle piogge, dalle gelate e innaffiata molto poco. La pianta reagisce a temperature stabilmente inferiori a 13 gradi andando in stasi vegetativa (dormienza) durante la quale potrà perdere interamente la parte aerea per produrla nuovamente all'arrivo dei primi tepori primaverili.

Come curare la gerbera

La gerbera non ha bisogno di molte cure. Anche se non necessita di troppo concime, per una migliore fioritura è doveroso apportare al terreno un'adeguata quantità di fosforo, azoto e potassio. Dal momento che lo sviluppo delle foglie viene incentivato dal potassio, mentre quello dei fiori viene favorito dal giusto apporto di fosforo e azoto, la concimazione deve essere ben bilanciata. Quindi, per una maggiore fioritura la quantità di azoto e fosforo deve essere maggiore rispetto al potassio.

Il terreno va mantenuto adeguatamente drenato in estate e in inverno, tenendo presente che, quando la temperatura esterna non supera i 20 gradi, un'eccessiva irrigazione comporta l'ingiallimento delle foglie. Per questo motivo, un'adeguata fioritura della gerbera passa attraverso un'annaffiatura costante e regolare, soprattutto quando fa molto caldo.

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