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Cronaca

237° Anniversario della Guardia di Finanza; Bilancio dei primi Mesi del 2011

La Guardia di Finanza celebra il 237° Anniversario della Sua Fondazione. La ricorrenza costituisce anche l’occasione per tracciare il bilancio dei risultati conseguiti dalle Fiamme Gialle in Regione, nei primi cinque mesi dell’anno. L’obiettivo...

La Guardia di Finanza celebra il 237° Anniversario della Sua Fondazione. La ricorrenza costituisce anche l'occasione per tracciare il bilancio dei risultati conseguiti dalle Fiamme Gialle in Regione, nei primi cinque mesi dell'anno.

L'obiettivo delle funzioni di polizia economico - finanziaria affidate alla Guardia di Finanza è il presidio della libertà negoziale, della libertà d'impresa e del libero mercato, vale a dire gli assi portanti della nostra Costituzione economica. II significato di questa missione è integrato dal D.Lgs. n. 68 del 2001, che ha ampliato le responsabilità del Corpo, estendendole dalla tutela prioritaria del prelievo a quella più ampia della legalità economico-finanziaria.

L'evasione fiscale, il sommerso, le frodi sui finanziamenti pubblici, la criminalità organizzata, il riciclaggio, l'abusivismo finanziario, le truffe in danno dei risparmiatori, la contraffazione, sono espressione di una minaccia unitaria per la stabilità del sistema sociale e produttivo, in quanto mettono in pericolo, contemporaneamente, i conti pubblici, le politiche di sviluppo, le prospettive di crescita delle imprese, le fasce più deboli della popolazione.

Il Corpo vuole riaffermare l'importanza del rispetto delle regole di equità fiscale e di concorrenza leale. Per incrementare il successo del recupero delle imposte evase, assumono particolare rilevanza le misure cautelari (sequestro e ipoteca) e l'istituto della confisca per equivalente, strumento, quest'ultimo, di grande efficacia - al quale hanno fatto ripetuto ricorso i reparti operativi - che consente di sottoporre, anche a sequestro preventivo, beni e valori comunque nella disponibilità degli indagati, fino all'ammontare dell'intero debito fiscale.

La lotta all'elusione e all'evasione fiscale costituisce l'obiettivo prioritario del Corpo, conformemente alle linee programmatiche tracciate e agli indirizzi governativi, i più recenti dei quali diretti ad intensificare il contrasto alla detenzione illecita di ricchezze all'estero. Le strategie operative sono state indirizzate, pertanto, verso la selezione dei soggetti a maggior rischio di evasione nell'ambito delle varie categorie economiche o responsabili delle c.d. "frodi IVA carosello", basate sull'interposizione di imprese cartiere che acquistano merci da altri Paesi comunitari in sospensione d'IVA, rivendendole con fatture per operazioni inesistenti finalizzate ad evadere l'imposta.

E' da richiamare nuovamente l'importanza delle attività di contrasto ai c.d. "paradisi fiscali", cioè i Paesi nei quali, nel tempo, cittadini italiani hanno trasferito ingenti disponibilità finanziarie occultate al Fisco. In merito, i reparti della Regione hanno operato in prima linea, con il conseguimento di importanti risultati, anche in virtù della particolare posizione della Regione, confinante con l'Austria e con la Slovenia.

Nel comparto della polizia finanziaria, l'attività nei primi cinque mesi si è sviluppata attraverso:
- l'esecuzione di oltre 1.600 verifiche generali, parziali e controlli fiscali che hanno consentito di proporre agli Uffici Finanziari il recupero a tassazione di basi imponibili I.V.A. e Imposte Dirette, rispettivamente, per circa 43 e 169 milioni di euro. In tale ambito, si segnalano il ricorso sempre più frequente alle indagini finanziarie, che dall'inizio dell'anno ammontano a 72, nonché l'impulso conferito allo scambio di informazioni con le Autorità amministrative estere anche per quanto concerne le attività commerciali ed imprenditoriali svolte negli Stati viciniori;
- l'esecuzione di oltre 12 mila controlli in materia di ricevute/misuratori fiscali, nonché di controlli su strada;
- la scoperta di 119 evasori totali, con la constatazione di violazioni all'I.V.A. e alle Imposte Dirette, rispettivamente, per 18 e 100 milioni di euro;
- l'individuazione di 16 soggetti responsabili di false autocertificazioni (materia scolastica, sanitaria, sussidi per maternità, contributi di locazione) presentate per poter accedere alle diverse forme di contribuzioni pubbliche previste per le persone realmente più bisognose.

In questo periodo di instabilità e difficoltà dei mercati, le Fiamme Gialle Regionali profondono uno sforzo costante nel contrasto alle violazioni fallimentari, societarie, bancarie e valutarie. In particolare, per ciò che attiene i reati in materia fallimentare, è stato riscontrato che taluni soggetti coinvolti, apparentemente "vittime" delle crisi aziendale, in realtà sottraevano, a proprio vantaggio, somme e beni che avrebbero dovuto soddisfare i legittimi creditori, messi in crisi proprio per aver fatto affidamento su somme che non hanno potuto riscuotere, fino ad esse coinvolti, a loro volta, nella spirale dell'insolvenza. Dall'inizio dell'anno, l'azione a tutela dei cittadini condotta nello specifico settore ha comportato la verbalizzazione di 282 soggetti di cui 128 denunciati all'Autorità Giudiziaria e 4 tratti in arresto. Inoltre, sottoposti a sequestro oltre 4 milioni di euro.

Come è noto, l'impegno delle Fiamme Gialle in favore delle finanze pubbliche non si realizza solo sul versante del recupero delle entrate, attraverso il rafforzato contrasto all'evasione fiscale. Sempre più intensa è, infatti, la lotta agli sprechi, a tutela della spesa pubblica. Attraverso la capillare attività investigativa, sono state scoperte anche irregolari percezioni di finanziamenti destinati dallo Stato, dalla Regione o dall'Unione Europea a soggetti privati, che hanno utilizzato le somme per finalità diverse da quelle all'origine della concessione. Per il conseguimento di tali obiettivi, importanti gli sviluppi del protocollo d'intesa con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, finalizzato al coordinamento dei controlli ed allo scambio di informazioni in materia di finanziamenti dei fondi comunitari. Altri importanti accordi sono in essere con l'ERDISU e le Università di Trieste e Udine, tutti aventi lo scopo di accertare le posizioni reddituali e patrimoniali di soggetti beneficiari di prestazioni sociali agevolate.

Nell'ambito dell'azione di contrasto al lavoro nero, con precipua attenzione ai settori dell'edilizia, della cantieristica, dei subappalti in genere e della ristorazione, sono state individuate 174 posizioni di lavoratori irregolari e/o in nero. La strategia operativa utilizzata mira a colpire, contestualmente, tutti i diversi profili illeciti connessi all'impiego di lavoratori non regolari. Non solo, quindi, il recupero dell'illecito risparmio così ottenuto da quei datori di lavoro meno inclini alle regole, ma anche indagini di polizia giudiziaria contro le organizzazioni criminali che favoriscono l'ingresso clandestino di immigrati da avviare al lavoro o che sfruttano la manodopera per attività illegali, prima fra tutte la contraffazione. Da evidenziare l'ottima e proficua collaborazione con le Direzioni Provinciali del Lavoro, l'INPS e l'INAIL, resa ancora più stringente dalle nuove norme in materia di coordinamento di recente emanazione.

Proseguono, in maniera continua e sistematica, i controlli economici sul territorio, diretti a indirizzare l'attività ispettiva attraverso l'incrocio dei dati concernenti il possesso di beni di lusso, tanto sul territorio che in mare, ed altre manifestazioni di ricchezza che appaiano incompatibili con i redditi dichiarati.
Si coglie l'occasione per evidenziare a fattor comune, gli ottimi rapporti di collaborazione con l'Autorità Giudiziaria, le altre Forze di Polizia nonché i proficui e i sinergici rapporti istituzionali con il Commissario di Governo e Prefetto di Trieste e con i Prefetti di Udine, Pordenone e Gorizia. Si conferma l'importanza della collaborazione del Corpo con la Corte dei Conti, per la scoperta di sprechi, inefficienze e, nei casi più gravi, vere e proprie truffe da cui derivano indebiti aggravi di spesa per i pubblici bilanci.
Nell'azione complessiva di contrasto all'evasione fiscale, vanno anche menzionate le sinergie operative con la Direzione Regionale dell'Agenzia delle Entrate - particolarmente intensa, coordinata e fruttuosa -, delle Dogane - con cui sono in atto importanti servizi congiunti -, le Direzioni Provinciali e gli altri Enti della fiscalità regionale.

Volgendo ora l'attenzione alle funzioni di polizia economica, l'attività del Corpo nel periodo considerato ha portato al conseguimento, tra gli altri, dei seguenti risultati:
- lotta al contrabbando: venuti meno i controlli sistematici di frontiera e doganali per effetto del principio di libera circolazione all'interno dell'Unione Europea, la Guardia di Finanza ha saputo trasformare la propria operatività in modo dinamico, mettendo in atto dispositivi di controllo mirati a bloccare l'arrivo di merci pericolose o irregolari fin dal momento del loro ingresso sul territorio nazionale. In tale contesto sono state sequestrate 4 tonnellate di tabacchi lavorati esteri (t.l.e.) e accertati tributi evasi per oltre 650 mila euro. Inoltre, sono state verbalizzate e denunciate all'Autorità Giudiziaria 85 persone, delle quali 33 tratte in arresto.
- contraffazione marchi: sequestrati oltre 93 mila capi di abbigliamento ed articoli recanti marchi falsi o ingannevoli o di qualità scadente per la sicurezza dei consumatori. In particolare, le strategie di contrato mirano, attraverso indagini finanziarie e patrimoniali a risalire tutti gli anelli della filiera del falso e a colpire le organizzazioni che gestiscono, anche all'estero, le centrali di produzione, smistamento e stoccaggio dei prodotti contraffatti e delle merci "pirata";
- lotta al carovita: eseguiti 382 controlli volti al monitoraggio dei prezzi e per controllare la corretta applicazione di tutte le normative di settore; 14 le violazioni contestate (discordanza tra prezzo esposto e prezzo praticato, inosservanza della normativa sui saldi di fine stagione, ecc.).

Nel contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, il Friuli Venezia Giulia costituisce uno dei principali ingressi in Europa per le partite di droga provenienti dalla c.d. "rotta balcanica". Nel primi cinque mesi dell'anno, sono stati sequestrati oltre 226 kg. tra hashish, marijuana, eroina e cocaina.
La Guardia di Finanza da sempre è impegnata a tutela dei cittadini e dell'economia ed è particolarmente sensibile, in questo momento storico contrassegnato da una congiuntura sfavorevole, alla verifica del regolare funzionamento del sistema creditizio e finanziario. Da tale circuito, infatti, provengono le risorse che consentono alle imprese di operare sul mercato; un sistema sano e garantito è, dunque, garanzia imprescindibile per il benessere di tutta la società. Le Fiamme Gialle della Regione, anche attraverso i contatti con le categorie e le Associazioni, hanno in più occasioni manifestato la possibilità di sviluppare le segnalazioni di operatori economici, che, in difficoltà, si fossero trovati coinvolti in azioni di strozzinaggio/ usura.

La Guardia di Finanza del Friuli Venezia Giulia ha sviluppato una consistente attività di controllo in mare con il personale del Reparto Operativo Aeronavale, mediante l'esecuzione di 161 missioni con funzioni di vigilanza doganale e antimmigrazione, di assistenza e soccorso, nonché di presidio di punti sensibili con funzioni di antiterrorismo.
L'azione di soccorso alpino è stata come sempre svolta con assiduità dalle Stazioni di Tolmezzo e Sella Nevea che hanno eseguito 19 interventi di rilievo, traendo in salvo 22 persone, in piena collaborazione con il "C.N.S.A.S." del Friuli Venezia Giulia.

Per concludere, i risultati ottenuti nel periodo considerato, che vanno ben oltre la mera dimensione statistica, sono confortanti ed esortano a proseguire sulla strada intrapresa, sempre a maggior contrasto dell'illegalità economica.

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