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Cronaca

75* Anniversario Annuncio Leggi Razziali. Scoperta Ieri Targa in p.Zza Unita'

Targa posizionata dove fu allestito il palco da cui parlò Benito Mussolini.Una piccola folla di cittadini, Autorità - tra le quali il Prefetto Francesca Adelaide Garufi e la Presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat -, rappresentanti...

Targa posizionata dove fu allestito il palco da cui parlò Benito Mussolini.


Una piccola folla di cittadini, Autorità - tra le quali il Prefetto Francesca Adelaide Garufi e la Presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat -, rappresentanti di forze politiche e della Comunità Ebraica di Trieste, ha assistito ieri a mezzogiorno, in piazza dell'Unità, allo scoprimento della targa commemorativa del 18 settembre 1938, data in cui Benito Mussolini proprio in questa principale piazza di Trieste dette l'annuncio dell'emanazione delle leggi razziali antiebraiche.
Leggi che - come riportato nel testo della targa, collocata sul pavimento della piazza vicino alla Fontana dei Continenti, nel punto dove venne allestito il palco per il discorso del Duce - restano "macchia incancellabile del regime fascista e della monarchia italiana". (CLIKKARE SULLA FOTO PER INGRANDIRLA)

La cerimonia è stata aperta dal Sindaco di Trieste Roberto Cosolini che, dopo aver dato lettura dei messaggi di adesione pervenuti dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dai Presidenti del Senato Pietro Grasso e della Camera Laura Boldrini, ha illustrato il significato profondo dell'iniziativa - realizzata dal Comune in collaborazione con la Comunità Ebraica - in termini non solo di necessaria memoria ma anche "di chiusura definitiva di un'altra pagina buia della storia di Trieste, fatta purtroppo di molte reticenze, silenzi e imbarazzi; e che oggi invece superiamo per sempre compiendo un "passaggio" importante, e non solo simbolico, verso la crescita futura di tutta la comunità."

E' seguito l'intervento dell'assessore alla cultura della Comunità Ebraica Mauro Tabor che, ripercorrendo le vicende storiche di un tragico periodo iniziato già nel luglio 1920 - ha detto - con l'incendio anti-slavo del Narodni Dom di via Filzi, "prima manifestazione di un odio razziale che poi si sarebbe esteso anche ad altre etnie e quindi agli ebrei", e sottolineando anche come le colpe di quanto accaduto non possono venir imputate in modo autoassolutorio solo ai tedeschi ma ve ne furono, precise e circostanziate, anche da parte italiana, ha poi concluso con un appello contro le nuove forme di razzismo e di discriminazione che stanno crescendo anche nel nostro Paese; e anche in tal senso sottolineando come la presenza, purtroppo mancata, di un qualche rappresentante dei più alti vertici dello Stato avrebbe potuto essere importante e significativa.

Ed è dunque giunto il momento dello scoprimento della targa effettuato "a più mani" dal Sindaco Cosolini, dalla signora Bruna Sevini, testimone allora quindicenne di quel giorno di settembre in piazza Unità, e da uno scolaro della Scuola elementare ebraica "Morpurgo", a "certificare" il passaggio delle consegne della memoria tra anziane e giovani generazioni.

Da rilevare - come ha precisato Mauro Tabor - che oltre alla signora Sevini, altri cinque anziani ebrei di Trieste, anch'essi testimoni di quell'avvenimento, sono potuti essere presenti all'odierna cerimonia in piazza.
Ancora il Sindaco Cosolini - in conclusione - ha ricordato i prossimi appuntamenti organizzati sul tema: giovedì 3 ottobre alla Risiera di San Sabba per l'inaugurazione della nuova mostra "Immagini dal silenzio" sui lager nazisti in Italia; quindi, lunedì 18 novembre all'Auditorium del Revoltella un incontro per le scuole in occasione del 75° anniversario della formale promulgazione delle Legge razziali italiane.

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