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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

80 mila euro per "Festa del Friuli", Cetin (ex IdV): «Urgenze son ben altre»

Lunedì sera in consiglio comunale in discussione mozione urgente bipartisan contro la decisione di istituire la «Fieste de patrie dal Friul» con relativo contributo di 80 mila euro

«Molte sono le culture e le identità presenti sul territorio regionale, tutelarne soltanto una, a colpi di maggioranza, è sbagliato oltre che pericoloso». È quanto afferma in una nota Cesare Cetin, consigliere comunale ex Italia dei Valori che annuncia per lunedì sera una mozione, sottoscritta bipartisan, sulla questione

«Sbagliato - continua Cetin -  perchè gli 80.000 € impegnati per questa festa che già esiste, ma che andava non si sa perchè istituzionalizzata a tutti i costi, avrebbero potuto essere utilizzati per necessità ben più urgenti: sgravi alle imprese, borse lavoro per disoccupati, incentivi ad assumere, esempi non mancano».

«Inoltre - spiega l'ex IdV - , perchè spendere cifre importanti per la tutela della lingua e della cultura del Friuli, che già gode di altri finanziamenti, e ignorare completamente tutte le altre comunità presenti in Friuli Venezia Giulia? Pericoloso invece è il metodo: la componente friulana, che è quella maggioritaria e di conseguenza più rappresentata in Consiglio regionale, si autovota una legge su cesare cetin-2misura, una legge che taglia fuori gli altri anzichè includere, creando un precedente allarmante e alimentando polemiche e inevitabili contrapposizioni».

«C'è un altro fatto - continua Cetin - che va denunciato con forza: chiunque abbia manifestato dissenso rispetto alla legge in esame è stato oggetto di campagne diffamatorie da parte di ben noti ambienti "friulanisti", con accuse ridicole di razzismo nei confronti del popolo friulano».

«Il Consiglio regionale - conclude la nota -  dovrebbe rendersi utile presentando leggi a sostegno delle imprese, dei lavoratori in uscita dal mercato del lavoro, dei giovani che il lavoro non lo trovano. E i drammi sono ovunque, in Friuli come nella Venezia Giulia. Mettere bandierine ideali - ma che gravano sui contribuenti tutti - come fa questa legge non giova a nessuno».

Di seguito la mozione sottoscritta al momento da

Cesare Cetin (ex Idv, primo firmatario)
Marco Toncelli (Pd)
Patrick Karlsen (Cittadini per Trieste)
Roberto Decarli (Trieste Cambia)
Alessia Rosolen (Un'Altra Trieste)
Piero Camber (Forza Italia)
Claudio Giacomelli (Fratelli d'Italia)

Visto  che  è  in  questi  giorni  in  discussione  in  Consiglio  regionale  la  proposta  di  legge  per l'istituzione della «Fieste de patrie dal Friul» da celebrarsi in data 03 Aprile, giorno in cui nell'anno l077 nasceva lo Stato patriarcale friulano guidato dal Patriarca di Aquileia;

Considerato  che  la  nostra  Regione  annovera  al  proprio  interno  una  pluralità  di  comunità linguistiche e culturali che la contraddistinguono;

Noto che le più conosciute di queste identità, oltre a quella friulana che è la maggioritaria, sono:

  • la comunità di lingua slovena abitante nelle province di Trieste (minoranza in città e maggioranza nei comuni del Carso),Gorizia (Gorizia città e Collio goriziano), Udine (Siavia friulana,Val Resia,Val Canale);
  • la comunità di lingua tedesca residente in alcuni comuni della Val Canale;
  • le  comunità  della Venezia  Giulia  e  del  pordenonese  parlanti  idiomi  venetofoni  come  il triestino,il bisiaco, il goriziano, il gradese;

Premesso che questa multiculturalità rappresenta un valore aggiunto per il territorio regionale, e che tutte queste identità devono avere pari diritti e uguale riconoscimento;

Preso atto che nel dibattito in sede di discussione della sopra citata proposta di legge chi si è esposto in maniera critica rispetto a questa iniziativa è stato pesantemente attaccato da certi ambienti friulanisti con inaccettabili accuse di «friulanofobia», mentre le perplessità rispetto alla legge muovono da presupposti che nulla hanno a che vedere col razzismo ma che invece,proprioin un'ottica plurale, mirano alla salvaguardia di tutte le identità locali;

Considerato che la proposta di legge per l'istituzione della «Fieste de patrie dal Friul» prevede oltretutto un consistente stanziamento di risorse a favore della tutela dell'identità e della storia de Friuli, mentre per le altre comunità presenti sul territorio non sono previsti analoghi finanziamenti.

Tutto ciò premesso, si impegnano Sindaco e Giunta:

a sollecitare un intervento legislativo da parte della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia che garantisca tutte le comunità presenti sul territorio regionale, non soltanto quella maggioritaria.

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