Vie del centro off limits, gli Anarchici: "Basta divieti: libertà di manifestare"
Il Gruppo Anarchico Germinal commenta la manifestazione dei No Green Pass del 15 ottobre, quando piazza Unità è stata transennata e presidiata da numerosi blindati della polizia e dei carabinieri
"La triste e al tempo stesso grottesca immagine di piazza Unità completamente blindata da centinaia di forze del disordine e decine di camionette martedì scorso ha reso chiaro il punto di paranoia securitaria a cui sono arrivate le istituzioni locali". Comincia così il post pubblicato dal Gruppo Anarchico Germinal sul blog germinalts.noblogs.org, con il quale ha voluto commentare la manifestazione No Green Pass del 15 febbraio, quando piazza Unità è stata blindata dalle forze dell'ordine.
"Se infatti, da mesi, in tutta Italia vi sono restrizioni alla libertà di manifestare (precedente grave e che nulla ha a che fare con la lotta alla pandemia) - continua il post -, in nessuna città si è arrivati al punto di proibire di fatto tutte le manifestazioni dal e nel centro città come a Trieste. Non solo l’ordinanza ha vietato qualsiasi tipo di iniziativa in quasi tutte le piazze e vie principali, ma sappiamo che la Questura ha ulteriormente esteso questo divieto a suo piacimento vietando presidi anche in luoghi fuori dall’ordinanza. La china è pericolosa e va denunciata senza esitazioni".
"Pochissime voci si sono alzate in questi mesi contro questa deriva repressiva - si legge ancora. Qui non si tratta di essere contro o a favore del movimento Nogreenpass: si tratta della possibilità di manifestare nella nostra città. Se infatti, per esempio, si volesse fare una qualsiasi iniziativa in centro contro l’ovovia o contro l’osceno taglio dei distretti sanitari non si potrebbe farla, salvo essere relegati in largo Barriera, ormai diventata la “piazza sfogatoio” concessa dalla Questura. Questo non può essere accettato, e non può essere tanto meno ridotto ad un braccio di ferro fra i Nogreenpass e le istituzioni, quasi fosse una questione che riguarda solo alcuni. La libertà di manifestare e di mobilitarsi in tutta la città dev’essere rivendicata e difesa da tutte e tutti".