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Cronaca

Salone incanti, Rossi: «Mostra di Sgarbi: discreto successo, ora integriamo con eventi "di richiamo"»

«La mostra ha comunque superato le precedenti, non come ci si aspettava vista la stagione estiva e il personaggio geniale ma scomodo»

Nell'incontro dell'11 ottobre in Comune relativo al bilancio consuntivo delle attività culturali promosse dall'Amministrazione cittadina nell'estate 2017, l'assessore Giorgio Rossi ha affrontato il problema di un più adeguato utilizzo del prestigioso spazio del “Salone degli Incanti” delle Rive (l'ex Pescheria Grande), «da sempre poco utilizzato rispetto alle sue potenzialità».

Si è parlato, in particolare, della mostra organizzata di concerto con la Fondazione Cavallini-Sgarbi, dedicata alla collezione personale di Vittorio Sgarbi. «Conosciamo il personaggio, – ha detto Rossi – per molti 'scomodo' e in molti casi certamente 'provocatore'. Ma va detto che la sua indubbiamente molto bella mostra (“Le Stanze Segrete di Vittorio Sgarbi”, n.d.r.) in 10 mesi di apertura nella cittadina di Osimo aveva conseguito l'ottimo risultato di 40.000 visitatori! A Trieste ci proponevamo – con un'apertura più limitata - l'obiettivo di 20.000. La mostra è durata 4 mesi (da fine aprile a fine agosto) e abbiamo raggiunto i 15.225 visitatori. Un esito non eccezionale ma neanche trascurabile, tra l'altro ricordando che la mostra è iniziata con un mese di ritardo rispetto a quanto inizialmente previsto, per problemi organizzativi della Fondazione proponente».

«Ciò che va ancora rimarcato su questa iniziativa – così ancora Rossi – è che, per la prima volta nell'organizzazione di un evento, è stato adottato un sistema di co-partecipazione con la proprietà della collezione la quale ha provveduto a sue spese all'allestimento della mostra, mentre il Comune ha sostenuto i costi della sorveglianza, dello sbigliettamento e altre attività di servizio. Il che ha consentito al Comune di realizzarla con una spesa relativamente modesta di circa 140.000 Euro (di cui però 100.000 coperti da un contributo della Fondazione CRTrieste)».

«Con una durata della mostra di 123 giorni- ha ulteriormente puntualizzato Rossi –, la presenza di 15.225 visitatori, ovvero di una media di 145 visitatori/giorno, con un costo per il Comune di 140.000 Euro, ovvero di 9,20 a visitatore (che però si riduce fortemente se si tiene conto del contributo della Fondazione CRTrieste) e paragonandola quindi con i risultati e i costi delle due principali precedenti mostre, allora si può ben dire che, da ogni punto di vista, la mostra sulle “Stanze Segrete” di Sgarbi non è stata affatto un "flop" come ha voluto scrivere qualcuno! Al contrario, pur se ci si aspettava magari qualcosa di più - ed è probabile che la stessa abbia risentito della collocazione in un periodo dedicato più alla balneazione che alle arti, oltre che della singolarità controversa di un personaggio tanto geniale quanto scomodo come il professor Vittorio -, resta il fatto che, raffrontata alle altre due organizzate in precedenza nel Salone degli Incanti e in Porto Vecchio, la mostra di Sgarbi le sbaraglia».

Rossi propone quindi, per il futuro, un' "utilizzazione mista" dello spazio, che vuole integrare «attività prettamente culturali-espositive più tradizionali possano proficuamente inserirsi e intervallarsi altre iniziative, anche di genere diverso e nuovo». In questa visione ha già avuto modo di inserirsi «la inconsueta performance del writer Eron, un evento durato 7 giorni, con un costo di 23.000 Euro e un ottimo successo non solo di pubblico (con più di 2.000 presenti alla serata finale) ma ancor più mediatico, essendo stato seguito dalla televisione nazionale che ne ha ripreso tutte le fasi».

«Nella seconda fase - continua l'assessore comunale alla cultura - si è poi previsto un impiego specifico del Salone per eventi di carattere nazionale e internazionale, organizzati però da enti e istituzioni locali “nostre” quali la “Barcolana”, o l'ormai tradizionale e affollata rassegna sul tatuaggio “Tattoo”, o la mostra mercato dell'antiquariato “Trieste Antiqua”, avvenimenti, localizzati in un periodo autunnale, che vanno supportati essendo ormai degli appuntamenti non solo fissi ma anche di notevole richiamo»

«Nella terza fase – ha rilevato infine Rossi -, che inizierà ai primi di dicembre e si protrarrà per tutta la primavera ed estate del 2018, verranno quindi organizzate due importanti ma anche molto peculiari e inedite mostre, la prima, in collaborazione con la Regione FVG, che tratterà dell'archeologia subacquea, la seconda, con la Fondazione Benetton, è in fase di studio e progettazione. Poi, anche a seguito di tali ulteriori esperienze , alla fine del 2018 tireremo le somme, anche a fronte dell'interesse di pubblico, per dare un definitivo assetto organizzativo al “Salone degli Incanti” quale contenitore di eventi culturali e non».

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