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Cronaca

Maltrattata ed abusata per oltre un anno, 28enne nel mirino della magistratura

La vicenda vede coinvolto un cittadino di origine pachistana e residente a Trieste che avrebbe abusato, anche sessualmente, della propria compagna. Era stato arrestato lo scorso 13 agosto in flagranza di reato

Violenza sessuale aggravata, maltrattamenti contro familiari e conviventi, lesioni personali aggravate e percosse e maltrattamenti di animali. Sono questi i reati per i quali un cittadino del 1991, originario del Pakistan e residente a Trieste (U.N. le iniziali) il pomeriggio del 23 agosto è stato raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. di Trieste su richiesta del P.M. titolare del fascicolo processuale, mentre si trovava già in carcere per un ulteriore arresto in flagranza di reato avvenuto lo scorso 13 agosto. Il giovane, come si legge nella nota della Questura, risulta essere "pregiudicato per reati in materia di stupefacenti, con precedenti anche per reati contro il patrimonio ed altro".

Le indagini sono state dirette dalla Procura delle Repubblica di Trieste e avviate a seguito della denuncia sporta da parte dalla ex fidanzata di U.N. la quale, "solo di recente ha trovato la forza di raccontare tutto alla Polizia, dopo aver subìto per più di un anno le condotte violente poste in essere dall’indagato nei suoi confronti e concretizzatesi in episodi di maltrattamenti (nell’ambito dei quali in più occasioni è stata anche  costretta a subire con violenza rapporti sessuali), lesioni e vessazioni sia di natura psicologica che economica". 

"Più volte la donna aveva tentato di interrompere quella relazione malsana senza riuscirvi a causa della pressione psicologica esercitata nei suoi confronti da parte del pakistano" continua la Questura. A tutto ciò, seguivano episodi di autolesionismo dell’uomo per indurre nella compagna "sensi di colpa, accusandola di esserne la responsabile".

Sempre secondo le fonti di polizia, la donna era "costretta a vivere in un costante stato di angoscia e paura". Il giovane di origine pachistana avrebbe infatti rivolto anche minacce di morte. Secondo la Questura l'uomo avrebbe minacciato la donna avvertendola "che l’avrebbe ammazzata e seppellita in un luogo deserto per poi andare via dall’Italia". Ma gli impulsi violenti di U.N. non erano riservati unicamente alla propria compagna; la crudeltà dell’indagato non aveva, infatti, risparmiato neanche i due gatti della donna che aveva colpito con calci, schiaffi e pugni.

Il 13 agosto scorso l’indagato era stato, peraltro, tratto in arresto da personale in servizio di Volante, in quanto, benché già sottoposto alla misura del divieto di dimora a Trieste, aveva fatto rientro nel capoluogo giuliano introducendosi abusivamente all’interno dell’abitazione della vittima dopo averne forzato la porta d’ingresso.

La violenza e le minacce erano state rivolte anche verso "gli agenti intervenuti minacciando sia i predetti che il vicino che aveva allertato le forze dell’ordine". Proprio questo ultimo grave episodio, l’intervento della Polizia e l’arresto dell’U.N. hanno convinto la donna a sporgere denuncia per i numerosi e gravi fatti di reato posti in essere dall’indagato nei suoi confronti nel corso del tempo.

A seguito dei predetti reiterati comportamenti, il Giudice per le Indagini Preliminari accogliendo la richiesta del P.M., ha emesso nei confronti dell’indagato la misura della custodia cautelare in carcere che è stata allo stesso notificata presso la locale Casa Circondariale ove si trovava già ristretto a seguito del menzionato arresto in flagranza operato lo scorso 13 agosto. 

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