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L'accoltellamento

Accoltellamento, individuata banda di kosovari, ci sono tre indagati

Sono cinque le persone che hanno partecipato, a vario titolo, all'aggressione avvenuta qualche sera fa tra piazza dei Volontari Giuliani e viale XX settembre. Incastrati dalle telecamere. Due giorni dopo la condanna dei responsabili della sparatoria la vittima aveva pubblicato la foto del Carducci Cafè, teatro di quel 4 settembre. Semplice coincidenza o un modo per esprimere soddisfazione?

TRIESTE - Tre sono le persone iscritte nel registro degli indagati per lesioni volontarie che hanno partecipato, a vario titolo, all'aggressione al quarantenne kosovaro (M.S., classe 1982) avvenuta davanti al civico 72 di viale XX settembre, e culminata con il suo accoltellamento e conseguente ricovero nel reparto di Terapia intensiva dell'ospedale di Cattinara. In realtà, la banda accusata di aver organizzato l'agguato è composta da cinque persone, tutte di nazionalità kosovara. Sono stati gli uomini della Squadra mobile della questura di Trieste, grazie ad alcune importanti testimonianze e alle telecamere presenti in zona, ad individuare gli aggressori. I controlli sono avvenuti a Trieste, elemento che fa pensare che gli aggressori risiedano nel capoluogo regionale.  

Interrogati nella notte

Dopo aver aggredito con bastoni (uno era rimasto sulla scena) e almeno un coltello (con cui è stata inferta l'unica coltellata), la banda aveva fatto perdere le sue tracce. Nonostante l'individuazione dei cinque, nessuno è stato ancora arrestato. L'interrogatorio, come riporta Il Piccolo, è stato condotto dal pubblico ministero Federico Frezza. Sulle ragioni del gravissimo ed ennesimo fatto di sangue si fa largo la pista della faida tra gruppi di kosovari. Tra le decine di selfie che la vittima ha pubblicato sul suo profilo facebook spunta una foto che gli addetti ai lavori riconoscono bene. Si tratta, infatti, dei tavolini del Carducci Cafè, nell'omonima via. 

Carducci Cafè-2

Operazione Crazy Shooting: cosa è successo quel 4 settembre

I tavolini del bar della sparatoria

Fin qui niente di strano, si potrebbe dire. Certo, anche perché quel bar è molto frequentato da operai di origine kosovara. L'immagine, però, ritrae quello che è stato il luogo della sparatoria, avvenuta tra membri di due famiglie kosovare il 4 settembre 2021. Inoltre, il particolare interessante La data che si può leggere è il 15 aprile, due giorni dopo l'emissione della sentenza con cui la pubblico ministero Chiara De Grassi condannava le 12 persone coinvolte nella sparatoria. Le pene inflitte, al di là del processo civile per stabilire i risarcimenti, vanno dai quattro anni e otto mesi per due degli imputati (con l'accusa di concorso in tentato omicidio), due anni e sei mesi per la maggior parte (otto persone accusate di lesioni pluriaggravate) ed infine due anni e quattro mesi ad altri due imputati (accusate di concorso in lesioni). M.S., quando ha pubblicato quella foto, lo faceva per esprimere la sua personale soddisfazione in merito alla condanna della banda , oppure è pura e banale coincidenza? 

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