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Cronaca Piazza Sant'Antonio Nuovo

"Meno circoscrizioni con più poteri e cittadini protagonisti” le nuove proposte di Adesso Trieste

Laterza: "E' finito il tempo delle scelte calate dall’alto”. Tra i cinque punti proposti da At, la ri-pubblicizzazione dei servizi essenziali, una riforma del decentramento amministrativo e maggior attenzione ai progetti europei

Una riforma per il decentramento, meno circoscrizioni con più poteri, trasparenza nei dati e ripublicizzazione dei servizi: sono le idee di Adesso Trieste per mettere fine al “tempo delle scelte calate dall’alto”. Secondo il candidato sindaco Riccardo Laterza, che ha oggi presentato i cinque punti, “la giunta Dipiazza continua a partorire soluzioni lontane dalle aspirazioni dei cittadini. La piattaforma partecipativa per i lavori i piazza sant’Antonio ha raccolto in un mese solo 74 commenti mentre il nostro esperimento sul Mercato Coperto ha coinvolto oltre 6mila persone”.

Per diminuire la distanza tra cittadini e amministrazione, Adesso Trieste propone una riforma del decentramento amministrativo, per avvicinare i servizi ai cittadini a una distanza massima di 15 minuti, a piedi o in bicicletta, da qualunque punto della citta. La seconda proposta prevede di creare delle case di quartiere per la partecipazione locale e un sistema di cinque circoscrizioni, al posto delle sette attuali, con poteri deliberativi. Tommaso Vaccarezza ha parlato, nello specifico, di una nuova figura, “un facilitatore di quartiere che coordini e crea connessioni tra cittadini e Comune”, oltre a “ laboratori di incontro con persone che vivono nel rione”.

La terza proposta, come spiegato da Giorgia Kakovic, riguarda un Regolamento sulla cura, la gestione condivisa e la rigenerazione dei beni comuni urbani "sul modello di un progetto già attuato a Bologna, per riqualificare beni immobili di proprietà pubblica, per dare risalto ad alcune zone trascurate dall’amministrazione, per incuria o per precisa volontà politica”. Il quarto punto prevede poi una maggior trasparenza e tracciabilità degli Open data, con piattaforme di partecipazione online e un’ibridazione delle forme di partecipazione e di pubblicità dei dati pubblici.

Si punta poi a ri-pubblicizzare i servizi essenziali creando comitati di lavoratori e utenti dei servizi per riprogettare il sistema. “La bolletta dell’acqua – ha infatti specificato Vaccarezza - costa in media alle famiglie del Fvg circa 300 euro, mentre a Trieste il costo medio è superiore, circa 350 euro”. Per concludere, AT prevede anche di rafforzare soluzioni all’interno della cooperazione internazionale, riportando Trieste al centro della sua area geografica di riferimento, attraverso l’intercettazione di progetti europei.

Barbara Chiarelli ha poi spiegato che "ci siamo ispirati a esempi virtuosi come Bologna, Napoli, Bergamo, Torino, ma anche Capodistria e Barcellona, sono molti gli esempi europei che dimostrano che quello che proponiamo è già stato fatto e si può fare anche qui”.

“Il bilancio partecipato e la partecipazione europea – ha infine dichiarato Laterza - sono entrambe promesse disattese dall’attuale amministrazione, la quale aveva promesso addirittura un assessore dedicato che avrebbe dovuto trasferirsi a Bruxelles, trasferimento peraltro inutile. Noi non replichiamo le promesse ma intendiamo utilizzare questi due strumenti”.

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