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Cronaca

Adesso Trieste rilancia il futuro del Mercato coperto: "Progettiamolo assieme ai triestini"

Il modello di progettazione partecipata lanciato all'epoca della bufera mediatica della passata primavera è stato presentato questa mattina davanti alla struttura di largo Barriera. "La condivisione con le persone venga utilizzata in tutte le circoscrizioni"

Con la progettazione partecipata di oltre 800 persone per l'idea futura del Mercato coperto  Adesso Trieste ha partorito il suo modello politico. Dopo la bufera mediatica che aveva investito la giunta Dipiazza la scorsa primavera e i j'accuse volati dai banchi dell'opposizione (a seguito dell'operazione portata avanti proprio dal soggetto municipalista) Laterza e compagni hanno annunciato i risultati ottenuti. Contenuti in un pamphlet introdotto dalla scrittore e poeta triestino Luigi Nacci e con le fotografie di Alessandro Ruzzier, i dati che emergono sono legati proprio alle modalità con cui AT ha voluto coinvolgere la cittadinanza ma anche e soprattutto gli operatori. "Il modello che propone la giunta è ormai superato - ha detto Riccardo Laterza, candidato sindaco - non si può pensare di applicare, quando oggi ci sono 20 banchi operativi, una strategia che andava bene negli anni Ottanta, vale a dire quando c'erano 200". 

"Il modello Adesso Trieste in ogni circoscrizione"

Accusati in primavera di aver fatto campagna elettorale, gli attivisti di AT denunciano la "scomparsa di tutti quelli che all'epoca sono scesi in campo per difendere le sorti della struttura. Noi siamo di nuovo qui, forse non pagherà dal punto di vista dei voti ma, a differenza di chi voleva prendere iniziative senza interpellare la cittadinanza, noi abbiamo ascoltato e progettato assieme alle oltre 800 persone, frutto delle 6500 firme raccolte in pochissimo tempo per dire no allo smantellamento del Mercato coperto". Puntano a lavorare sui "processi di lungo periodo applicabili in ogni circoscrizione". Il modello municipalista (che domani sarà di scena a Venzone, nella kermesse organizzata da Il Patto per l'Autonomia) è stato presentato dai candidati Giulia Kakovich, Tommaso Vaccarezza e Barbara Chiarelli. 

Le idee e il futuro della struttura

Tante idee, messaggi lanciati dal Gal Carso assieme a WWF e SlowFood, eppure da quella primavera è cambiato poco o nulla. All'interno della struttura quasi sempre le stesse facce e la stessa atmosfera. "Il contesto del Mercato coperto è molto diverso da Barcellona - ha sottolineato Vaccarezza - e le soluzioni che si possono trovare per città grandi come quella catalana devono essere ritarate sulla struttura di largo Barriera. Qui c'è un'altissima concentrazione di stranieri residenti, ma non siamo in periferia. Si può lavorare sugli spazi di coworking, far sì che essi vengano utilizzati da professionisti". "Qui dentro non possiamo ragionare solo in termini di compravendita - così Kakovic - bensì vanno rivalutate le sinergie e le offerte che possano dar vita a modelli di aggregazione sociale, una sorta di consorzio che lavori nel, per e con il mercato". Secondo la Chiarelli, infine, "questo pamphlet è la dimostrazione che si può fare partecipazione partendo dal basso e lavorando su idee di lungo periodo". I risultati sono stati consegnati agli operatori del Mercato coperto e sono disponibili a questo link. Allo studio del movimento municipalista anche una presentazione aperta al pubblico. 

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