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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Poliziotti uccisi: "Meran capace di intendere, può essere processato"

Sono le conclusioni dei periti, i quali escludono il vizio totale di mente, ma riconoscono quello parziale

Stephan Meran Alejandro Augusto, arrestato per l'omicidio di due poliziotti avvenuto negli uffici della questura di Trieste il 4 ottobre 2019, è imputabile per essersi impossessato della pistola d'ordinanza di Pierluigi Rotta e avergli sparato tre volte, così come per aver fatto fuoco quattro volte contro l'agente scelto Matteo Demenego, intervenuto per soccorrere il collega. Sono le conclusioni dei periti, i quali escludono il vizio totale di mente, ma riconoscono quello parziale. Lo ha riportato Adnkronos. Per i periti  infatti, Maran, al momento dei fatti, "era, per infermità, in tale stato di mente da scemare grandemente, senza escluderla, la capacità di intendere e di volere".

"Apprendiamo con soddisfazione gli esiti della perizia psichiatrica che oltre a stabilire la capacità di intendere e di volere del dominicano al momento dell'omicidio, ne riconoscono anche la capacità di stare a giudizio». Lo afferma Fabio Conestà, segretario generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap), commentando gli esiti della perizia psichiatrica disposta dal Gip del Tribunale di Trieste Massimo Tomassini. «È giusto processare Meran per i fatti gravi di cui si è reso responsabile auspicando che la giustizia possa trionfare. Solo così - conclude Conestà - le famiglie dei poveri colleghi potranno continuare a credere nello Stato e nella Giustizia anche se nessuno potrà restituire loro i propri cari».

"Ora sentenza esemplare"

"Ora ci aspettiamo, da parte della Magistratura, una sentenza esemplare, perché il sacrificio di Pierluigi e Matteo non sia stato vano, perché ogni lacrima dei colleghi non sia caduta nel vuoto e che il cordoglio di una intera città non sia stato inutile" ha commentato il segretario generale Fsp Polizia di Stato Alessio Edoardo. "Sappiamo che il processo sarà ancora un cammino lungo e tortuoso, ma ora abbiamo la consapevolezza che si potrà giudicare un assassino con le prerogative giuridiche sufficienti al fine che si possa giungere a una sentenza esemplare , perché la tragedia del 4 ottobre 2019 non accada mai più e si dia giustizia a due eroici caduti nell’adempimento del dovere".

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