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Cronaca Via Giandomenico Tacco

“Mi ha quasi spinta sotto un camion”, parla la ragazza aggredita in monopattino

"Mi ha spinto, mi ha riso in faccia, poi quando l'ho inseguita mi ha preso per il collo, mi ha strappato la mascherina e mi accusato di averle rubato il cellulare. Mi ha preso a pugni nello stomaco, sto rimettendo sangue"

Viaggiava sul monopattino quando è stata aggredita da una 66enne, che l'ha spinta rischiando di causare un incidente e poi l'ha aggredita afferrandola al collo. La notizia del fatto, avvenuto ieri in via Tacco, è stata data dalla Questura poco tempo fa, preceduta dal lungo post su Facebook della vittima che, dopo aver ringraziato i soccorritori invitandoli a scriverle in privato, spiega: "Stavo andando al lavoro e a un certo punto sono stata spinta con forza senza un apparente motivo da una passante mai vista prim giù dal monopattino sotto le ruote di un camion, che in quel momento mi stava regolarmente sorpassando. Per un pelo ho evitato di finire travolta dal mezzo che, nonostante le mie urla e richieste d'aiuto non si è fermato anche se so 100% che il passeggero era il testimone oculare di tutto, visto che si sporgeva dal finestrino per guardare la scena".

Stando alla testimonianza, la signora sarebbe stata "divertita, mi stava ridendo in faccia", così la ragazza l'ha rincorsa: "Ho ripreso il monopattino e come l'ho raggiunta e bloccata tenendola per il giubbotto (senza provocarle danni) la signora si è messa ad urlare che la stavo derubando. Mi ha accusato di averle rubato il cellulare, che tra l'altro era mio del lavoro. Nel frattempo mi ha messo le mani addosso graffiandomi il collo, il viso, le mani, ha cercato di strangolarmi, mi ha morso sul braccio e mi ha preso a pugni nello stomaco e sulle costole provocandomi delle lesioni aperte e non, un probabile trauma allo stomaco, visto che sto rimettendo del sangue e sul collo porto visibili segni di strangolamento".

I soccorsi non sarebbero arrivati subito, spiega la giovane: "Circa 3 minuti dopo che questa brutta scena ha avuto inizio sono corsi in mio soccorso dei passanti e testimoni, che mi hanno aiutato a bloccare la signora siccome scappava avanti, hanno chiamato la volante, mi hanno regalato una mascherina (la mia mi è stata strappata via dalla faccia dall'aggressore dicendo: "Ladra, ti voglio vedere in faccia!"), e sono rimasti con me fino all'arrivo della volante che ha preso i documenti della signora e ha fatto il verbale ed ambulanza che mi ha portato a Cattinara". 

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