Aids, meno casi in Fvg “ma la guardia non va abbassata”
Lo ha dichiarato la dottoressa Claudia Colli del reparto Mst durante la presentazione delle iniziative di sensibilizzazione in occasione della giornata mondiale per la lotta all’Aids
Calano le nuove diagnosi di Aids in Fvg, dai 42 casi registrati nel 2019 il numero è calato a 18, di cui 8 residenti in regione e gli altri provenienti da altre regioni o nazioni, e almeno il 50% delle nuove diagnosi appartengono a stranieri. In ogni caso il dato positivo èche dal 2012 al 2020 c’è stato un significativo miglioramento. Lo ha dichiarato la dottoressa Claudia Colli, responsabile del Centro Malattie a Trasmissione Sessuale di Trieste in occasione della presentazione del programma per la “Giornata mondialedi prevenzione e di lotta all’ AIDS”. "L’attenzione - ha poi precisato la Dottoressa - si deve concentrare sulla via di contagio che è al 90% per trasmissione sessuale e in particolare riguarda I maschi tra I 25 e I 30 anni di età. Il più anziano registrato nella nostra regione ha 72 anni”
Il programma è stato presentato ieri nel Giardino di Androna degli Orti, sede ASUGI del Dipartimento delle Dipendenze. L'iniziativa nasce da una collaborazione tra Comune di Trieste e ASUGI. Sono intervenutil’assessore a grandi eventi, giovani, innovazione, pari opportunità Francesca De Santis e l’assessore al Sociale Carlo Grilli, la dott. Roberta Balestra, direttore del Dipartimento Dipendenze di ASUGI, il dott. Roberto Luzzati, direttore della Clinica Malattie Infettive, ASUGI, la dott. Claudia Colli, responsabile del Centro Malattie a Trasmissione Sessuale, ASUGI. Hanno partecipato le cooperative sociali e le associazioni ALT, Amico, CLU, Duemilauno, La Collina e La Quercia e rappresentanti degli studenti di Medicina.
“E’ un’importante occasione per parlare di questo tema e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’AIDS – ha sottolineato l’assessore De Santis – perchè comunicare e informare è fondamentale al fine di prevenire e contrastare la malattia, soprattutto fra igiovani. Divulgare e far conoscere i rischi di contrarla sono punti fermi che dobbiamo utilizzare grazie alla preziosa collaborazione di Asugi e di tutte le associazioni che lavorano a stretto contatto in questa direzione a tutto tondo, sia dal punto di vista sanitario che nella situazione complessiva delle singole persone”.
“Questa missione da parte di tutti gli operatori, protagonisti in questo campo che svolgono ogni giorno un’attività encomiabile riguarda anche tutta la comunità – ha evidenziato l’assessore Carlo Grilli -. Perciò, affinchè si ottengano dei risultati tangibili occorre mantenere alta l’attenzione, fare opera di prevenzione e combattere questa battaglia grazie all’abbraccio di tutti, accompagnando I progetti della salute con quelli della sanità”.
“Nell’occasione del decimo anniversario di “Più o meno positivi” – ma sono già trent’anni della nostra attività - quest’anno abbiamo dovuto, gioco forza, causa l’emergenza pandemica, rinunciare alla consueta mostra e alle numerose iniziative in programma – ha spiegato la dott. Balestra - ma certamente il nostro impegno, grazie ai partner come il Comune di Trieste, le cooperative e associazioni e il patrocinio della Regione FVG, non è venuto mai a mancare, così abbiamo sviluppato una giornata speciale dedicata a questo tema che sarà trasmessa oggi pomeriggio, in diretta streaming sulla nostra pagina Facebook (www.facebook.com/
“I test sono importanti proprio per prevenire questa malattia – ha detto il dott. Luzzati -. Almeno nel 30% dei casi la persona si fa avanti quando presenta la sintomatologia. Occorre proporre itest soprattutto a chi cambia spesso partner e usare sempre il profilattico. Finora i dati sono incoraggianti ma non bisogna mai abbassare la guardia finchè non sconfiggeremo del tutto l’AIDS”.
Nel pomeriggio, nella diretta streaming sulla pagina facebook saranno proposti interessanti approfondimenti sul tema, è stato detto, con numerosi interventi, a partire dalle 15 da parte della dott. Balestra, Colli e degli studenti di Medicina i quali hanno effettuato una serie di interviste mirate con gli esperti.Si potranno anche visionare alcuni importanti lavori realizzati dai ragazzi delle scuole e un collettivo teatrale proporrà un reading particolare, una sorta di esperimento sociale condotto dai ragazzi che metterà in luce un’interessante tipologia di connessione tra genitori e figli”