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Cronaca

Alcatel Trieste, a fine maggio 190 interinali in strada

Allarmanti le notizie che giungono da Roma, dall'incontro al MISE tra i rappresentanti dei lavoratori dello stabilimento triestino di Alcatel e la dirigenza delle società venditrice e l'acquirente Flextronics

Non sono affatto confortanti le notizie che giungono dall'incontro di ieri al MISE di Alcatel-Lucent e Flextronics, con i rappresentanti dei lavoratori del sito produttivo di Trieste. Per quanto riportato dai segretari provinciali di FIM e UILM, Umberto Salvaneschi e Antonio Rodà, l'azienda avrebbe paventato il ricorso al "mancato rinnovo", di fatto un licenziamento, di 190 lavoratori a tempo determinato per il 31 maggio. Questo sembrerebbe, come risposta al blocco delle merci in uscita che stanno operando i dipendenti oramai da diversi giorni.

A fronte di una prospettiva di lavoro con carichi per un periodo che va dai 5 anni, più altri 5, la Flextronics ha illustrato un piano "strategico" produttivo che porterebbe all'eccellenza lo stabilimento di Trieste. Il vicepresidente di Flextronics, Eric Sisliean, per la prima volta al tavolo delle trattative, accanto al presidente Alcatel-Lucent Italia, Roberto Loiola, sembrerebbe aver dato la certezza occupazionale per un periodo di tre anni, sui 5 in cui si avrebbero carichi di lavoro provenienti da Alcatel-Lucent.

Perplessità da parte dei rappresentanti sindacali presenti che si vedranno nuovamente convocati in Regione insieme ai lavoratori, all'assessore al Lavoro Loredana Panariti e la presidenza della regione, Debora Serracchiani, il 26 maggio per fare il punto sulla situazione.

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