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Cronaca

L'avvocato di Alejandro Meran: "E' confuso, non ricorda. Mi ha parlato del motorino"

Francesco Zacheo ha affermato che a novembre andrà in Germania per prendere tutta la documentazione necessaria. "Stiamo cercando di ricostruire tutti gli episodi che ci sono stati nel suo passato". Il legale si è fermato una ventina di minuti e ha tentato di fargli qualche domanda. "Non ricorda"  

Il passato di Alejandro Augusto Stephan Meran in Germania sembra avere delle ombre e per questo il suo avvocato di fiducia, Francesco Zacheo, anche per capire fino in fondo quale strada perseguire nella difesa del suo assistito, andrà in Baviera a novembre a “prendere tutta la documentazione necessaria”. “Stiamo cercando di ricostruire tutti gli episodi che ci sono stati nel suo passato” ha dichiarato il legale fuori dal carcere di via Coroneo a Trieste.

La madre Betania aveva dichiarato come il 29enne dominicano fosse stato in Germania e avesse ricevuto un “trattamento”, perché “schizofrenico”. Alcune voci hanno iniziato a circolare sul coinvolgimento di Alejandro in un fatto di cronaca accaduto all'aeroporto di Monaco. “Sull’episodio – ha detto l’avvocato – ho visto un video ma non so molto”. Zacheo non ha la certezza che si tratti proprio di Alejandro – sui media tedeschi il nome del giovane che ha ucciso i due agenti a Trieste non c’è – e nessuna conferma ufficiale arriva dalla Procura, né dal portavoce della Questura giuliana. 

Il fatto di Monaco

Il 9 novembre 2018 una Audi A6 sfonda una barriera di recinzione dell’aeroporto di Monaco di Baviera ed entra in un'area tecnica. Intervengono le forze di Polizia tedesca e fermano la persona che è in macchina. In questo articolo pubblicato da Merkur.de a firma di Hans Moritz, si parla di un 28enne dominicano che vive a Deggendorf (a circa un’ora e mezza di macchina dal capoluogo bavarese) e che sembra sia già stato "registrato" in Italia.

Dalla stampa bavarese si apprende che il giovane in questione avrebbe compiuto il gesto in una sorta di missione per Gesù. Il sospettato del gesto, così il Merkur.de, riporta una “condizione mentale già nota” e menziona un ospedale psichiatrico, oltre ai dettagli del fatto di cronaca. Gli elementi per affermare con certezza che la vicenda di Monaco sia legata a doppio filo con Alejandro probabilmente al momento non ci sono e, come ribadito dall’avvocato del giovane dominicano, “stiamo cercando di ricostruire tutti gli episodi che ci sono stati nel suo passato”.  

“Vorrei ritornare indietro per sapere chi è Alejandro e cosa faceva” ha aggiunto Zacheo che si è intrattenuto con il 29enne “solo 20 minuti questa mattina, e devo dire la verità, è confuso al cento per cento. Mi ha parlato del motorino, non mi ha parlato dei poveri ragazzi, non mi ha detto niente di queste cose. Ho cercato di fargli delle domande ma non si ricorda”.

La richiesta della perizia

“Alejandro ha dei problemi quindi chiederemo una perizia psichiatrica al Tribunale – ha continuato l’avvocato – dove valuteremo le capacità dell’indagato”. “La mamma ha chiesto scusa alla città di Trieste, ha chiesto perdono alle due famiglie e lo chiedo anch’io perché quello che è successo è di una gravità inaudita e non deve succedere più”.

L’avvocato tornerà a trovare Alejandro “tra una decina di giorni”. Secondo Zacheo, sabato si svolgeranno le autopsie dei due agenti. Sulla capacità di maneggiare un’arma l’avvocato ha riferito di dover “valutare”. La mattina dell’episodio – ha concluso l’avvocato – la madre si è recata in ospedale, dall’ospedale le hanno detto di andare dai Carabinieri, dai Carabinieri di chiamare il 112, il 118, quindi queste sono tutte cose che stiamo valutando”.

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