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Cronaca

Alta velocità, Cgil: «Più corse per Milano e Roma, investimenti per potenziare la rete»

Lorelli (Filt Cgil): «Le priorità? Servire meglio i porti e tempi più rapidi per Milano e Roma»

Servono obiettivi più tangibili dell’alta velocità per potenziare la rete ferroviaria del Friuli Venezia Giulia e avvicinare la nostra regione all’Italia e all’Europa.

A sostenerlo, nel giorno della visita del ministro Graziano Delrio a Trieste, è il segretario regionale della Filt-Cgil Valentino Lorelli, convinto che una serie di investimenti mirati, e decisamente più alla portata rispetto all’alta velocità, possano portare concreti miglioramenti sia nel trasporto passeggeri che nel trasporto merci, con un supporto importante allo sviluppo dei traffici portuali.

«Oltre agli interventi infrastrutturali già programmati dalla Giunta regionale – spiega Lorelli – come il potenziamento della circonvallazione di Udine e la velocizzazione della Mestre-Trieste, tra le priorità ci sono anche il raddoppio della Cervignano-Udine e il quadruplicamento della Bivio San Polo-Trieste, a partire dal tratto fino a Monfalcone, indispensabili per connettere al meglio i nostri porti con i due corridoi europei che attraversano la regione, il Mediterraneo e l’Adriatico-Baltico, conferendo inoltre un nuovo ruolo allo scalo di Cervignano. Le attuali linee costituiscono infatti due colli di bottiglia che rappresentano un limite pesante alle prospettive di crescita dei porti di Trieste, Monfalcone e San Giorgio, la cui eliminazione deve essere un imperativo categorico per la nostra classe dirigente».

Oltre agli interventi infrastrutturali, la Cgil indica anche alcuni correttivi immediatamente praticabili sul versante degli orari e delle percorrenze dei treni passeggeri, che avrebbero benefici immediati sulla qualità del servizio e sui tempi di percorrenza: «Oltre ad aumentare la frequenza delle corse, anche nella prima mattina e nella tarda serata, è necessario individuare almeno una corsa di andata e ritorno verso Roma e Milano che bypassi il nodo di Mestre, evitando così l’inversione di marcia, con un risparmio di 20-25 minuti. In questo modo, e calibrando meglio orari e fermate, si consentirebbe anche agli abitanti del Fvg di raggiungere Roma e Milano entro le 9.30 di mattina e di rientrare in serata in orari accettabili. Sono obiettivi sicuramente raggiungibili, a condizione che il mondo politico ed economico sappia fare sistema a avviare un modello di relazioni paritario nei confronti del gruppo Fsi»

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