Per il quarto anno consecutivo la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli venezia Giulia apre al pubblico il Teatro romano grazie alla Convenzione con l’“I.C. di Via Commerciale” nell'ambito del Progetto Nazionale “La scuola adotta un monumento®”; le alunne e gli alunni della Scuola secondaria di I grado “Guido Corsi” tornano al Teatro romano per richiamare l’attenzione della cittadinanza sul monumento e sulla sua storia. Quest’anno le proposte si sono rinnovate: saranno presentate al pubblico, in più date, visite guidate al Teatro in lingua italiana, inglese e tedesca.

Sabato 30 marzo, dalle ore 10.00 alle ore 12.00, si inaugura con le visite in lingua italiana. I testi sono stati scritti dalle alunne e dagli alunni delle classi prime e seconde della Scuola G. Corsi, con la supervisione dei docenti Patrizia Donat e Fabio Prenc. Le ragazze e i ragazzi accoglieranno il pubblico in sei diverse zone del Teatro, in modo da far conoscere ogni singolo elemento dell’edificio. Durante le visite saranno anche letti dei testi epigrafici e di autori latini, inerenti la storia e la funzione del Teatro in età romana, e saranno esposti i cartelloni, i modelli e i plastici realizzati per la mostra del 2017 “Dimenticato? No, adottato!!!” a cura dell’“I.C. di via Commerciale”, della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia e del Comune di Trieste.

Per permettere al pubblico una buona fruizione delle visite le persone interessate entreranno a gruppi di dieci con un intervallo di circa dieci minuti tra un gruppo e l’altro.

Le visite in lingua italiana saranno replicate, sempre al Teatro romano, venerdì 31 maggio dalle 15 alle 18.

Le visite guidate in lingua inglese, curate dall'insegnante Francesca Scarpato, avranno luogo venerdì 5 aprile dalle 15 alle 18 e quelle in lingua tedesca, coordinate dall'insegnante Serena Burgher, sabato 18 maggio dalle 9.30 alle 12.30; fondamentale è stato anche il supporto del docente Mario Giacalone.

I testi in lingua straniera riprendono, con un linguaggio semplificato, i contenuti proposti per le visite in italiano, ma costituiscono una piccola sfida per i giovani allievi che si confrontano per la prima volta con i problemi complessi di termini tecnici e scientifici di una lingua diversa dalla propria.