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Cronaca

Arcigay Trieste: festa in discoteca con cinque drag queen per il ventennale del Circolo

L'appuntamento sabato 13 dicembre presso il “45 giri” di via Economo 12/1

1994 – 2014. Arcigay Arcobaleno Trieste Gorizia ONLUS festeggia i suoi 20 anni di volontariato ripercorrendo la sua storia e celebrando l’evento con una grande festa aperta a tutte e tutti. «Il ventesimo anniversario della fondazione di Arcigay Arcobaleno è un’occasione importante – sottolinea Daniel Saiani, attuale presidente dell’associazione – Oltre a celebrare l’evento con la festa di sabato 13 dicembre desideriamo che questo anniversario sia lo spunto anche per una riflessione sulla nostra storia, su ciò che abbiamo fatto e su tutto quello che dobbiamo e vogliamo ancora fare per i diritti e  le persone LGBTI, facendo sempre più rete con le associazioni che si occupano dei diritti delle donne, dei lavoratori, degli studenti e dei migranti».

Una storia che ha visto avvicendarsi sette presidenti e centinaia di attiviste e simpatizzanti, facendo dell’associazione il punto di riferimento per tutte le persone che credono nell’uguaglianza sostanziale e nella democrazia. Molti i ricordi che si accavallano in questo 20° anniversario, a partire da quello di uno dei fondatori di Arcigay Arcobaleno, Fabio Omero, secondo presidente, dopo Francesco Romano, dal 1996 al 2002 : «In quel periodo la sede era in strada di Rozzol – ricorda Omero – tenevamo incontri settimanali, nel 1995 avevamo attivato il Telefono Amico, facevamo accoglienza, preparavamo il materiale sulla prevenzione dell’Aids per l’unità di strada con il Sert e organizzavamo le prime serate disco LGBT che avevano un grande successo, tanto straordinario che la sede faticava a tenere dentro tutte le amiche e amici che accorrevano».

Anche Marco Reglia,  che guidò l’associazione dal 2002 al 2007, sottolinea l’importanza del Telefono Amico: «I lunedì sera si stava assieme aspettando le chiamate e tentando di cogliere il disagio delle persone LGBT che con gran frequenza chiamavano il telefono». Reglia ricorda le tante iniziative portate avanti da Arcigay Arcobaleno durante quegli anni, come la partecipazione, nel 2002, al Nord Est Gay Pride di Padova e al primo Gay Pride di Lubiana. L’anno successivo iniziò il percorso di recupero della memoria dimenticata dei Lager con la presentazione del volume Le ragioni del silenzio incentrato sulla memoria storica dei triangoli rosa. «La Stazione Marittima era piena di gente nonostante nella medesima giornata ci fossero altri eventi politici importanti. Il giorno seguente – ricorda Reglia – depositammo per la prima volta un triangolo di fiori rosa sull’area dell’ex forno crematorio della Risiera di San Sabba. Un percorso culminato anni dopo nell’apposizione della targa marmorea a ricordo delle vittime omosessuali all’interno della Risiera».

Maria Ginaldi, presidente dal 2007 al 2010, introduce con i suoi ricordi un tema che diventerà sempre più importante nella vita dell’associazione, la scuola, e le difficoltà inizialmente riscontrate con gli enti preposti che facevano “orecchie da mercante” quando si parlava del progetto “Educare alle diversità e al rispetto”. Un’indifferenza che non ha però scoraggiato Maria Ginaldi e tutta l’associazione: «La nostra motivazione – sottolinea Ginaldi – unita al sostegno di tante donne del direttivo, agli insegnanti amici e sensibili che abbiamo direttamente mobilitato, hanno fatto sì che si svolgessero i primi corsi di formazione per insegnanti sull’educazione alla diversità per poi proseguire con un ciclo intenso di conferenze sull’omosessualità, tenutesi in diversi istituti scolastici di Trieste, incentrate sui ragazzi, sul contesto familiare, su quello scolastico e sui figli dei genitori omosessuali, toccando così per la prima volta anche il tema dell’omogenitorialità».

Un impegno nelle scuole che proseguirà e verrà premiato sotto la presidenza Davide Zotti, presidente dal 2010 al 2013: «Nel marzo 2011 il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, conferì una medaglia di bronzo, quale premio di rappresentanza, al progetto “A scuola per conoscerci”, progetto nato per prevenire e contrastare l’omofobia nelle scuole della regione». Omofobia e transfobia che verranno denunciate e combattute anche nel dicembre 2012 con “Si va DIRITTI all’amore”, la campagna sugli autobus di Trieste per ricordare che «le famiglie composte da coppie dello stesso sesso esistono, quotidianamente affrontano i problemi e vivono le gioie di tutte le altre famiglie, nonostante la politica non sia ancora stata in grado di riconoscerle, come sanciscono gli articoli 3 e 29 della nostra Costituzione».

La battaglia per il riconoscimento dei diritti umani e la denuncia delle discriminazioni hanno contraddistinto la storia di Arcigay Arcobaleno: «Un impegno che fa parte della nostra associazione da sempre – sottolinea Andrea Tamaro, presidente dal 2013 al 2014 – e che ci ha spinto ad organizzare la grande manifestazione “SOS RUSSIA” in occasione delle visita del presidente russo Vladimir Putin a Trieste il 26 novembre 2013». Come ricorda Tamaro, Putin aveva approvato una legge contro quella che lui definiva “propaganda gay”: più di 400 persone si radunarono in piazza Ponterosso attorno a una grande bandiera arcobaleno di 100 metri quadrati per manifestare contro l’omofobia assieme a Vladmir Luxuria. Alcuni mesi dopo, il 17 maggio 2014, un sit-in in Piazza Unità vide la partecipazione anche del Sindaco Roberto Cosolini: «Il Comune di Trieste – ricorda Tamaro – fa infatti parte di RE.A.DY., la rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere».

Proprio sull’identità di genere e le persone transgender si è infine focalizzata la presidenza di Daniel Saiani, iniziata nel giugno 2014: «Abbiamo deciso di rinnovare l’attenzione verso queste tematiche – dice Saiani –  un aiuto importantissimo in tal senso è stato l’ingresso nell’associazione di Antonella Nicosia, diventata responsabile transgender. Inoltre abbiamo proseguito con l’informazione e la partecipazione ai progetti ed eventi per la lotta all’hiv e alle malattie sessualmente trasmissibili con, ad esempio, la distribuzione di preservativi all’università e fuori dalle scuole in occasione del 1° dicembre. Senza dimenticare la battaglia per il riconoscimento dei matrimoni omosessuali contratti all’estero e quella per la laicità della scuola portata avanti da Davide Zotti».

Nei suoi 20 anni di vita Arcigay Arcobaleno si è conquistata un ruolo di primo piano, quindi, nella lotta alla discriminazione e nella difesa dei diritti umani, diventando un punto di riferimento grazie all’impegno di tante socie e soci, simpatizzanti e volontari. Una storia di impegno civile che sabato 13 dicembre verrà festeggiata presso il “45 giri” di via Economo 12/1 con una serata all’insegna dell’allegria e dei colori dell’arcobaleno, grazie all’aiuto di tante persone, tra cui le drag queen Cartunia, Venus La Killer, Lady Prue, Satine Saty e Clever Fox.

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