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Cronaca

Deve scontare sei anni ma si nasconde a Gorizia: la "fuga" finisce in carcere

Un 52enne di Peschiera del Garda è stato ritrovato nel capoluogo isontino dove la moglie si era recata per le festività pasquali

Doveva scontare complessivamente 6 anni e 6 mesi di reclusione per reati fallimentari e truffe commessi tra il 2012 ed il 2018, motivo per cui sulla sua testa pendeva un ordine di esecuzione della pena emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali di Brescia. Nella mattinata di martedì i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Peschiera del Garda, insieme ai colleghi della stazione e Compagnia di Gorizia, hanno rintracciato e tratto in arresto P.M.F., 52enne residente nel comune arilicense "rifugiatosi" nel capoluogo isontino. 

Secondo quanto riferisce l'Arma, il 52enne da qualche tempo beneficiava dell’affidamento in prova al servizio sociale, ma si era allontanato dalla sua abitazione di Peschiera del Garda, dove aveva l'obbligo di restare nella fascia oraria tra le 23 e le 6, facendo perdere di fatto le proprie tracce, forse sospettando che gli potesse essere notificato da un momento all'altro un provvedimento più restrittivo. 

Accertato l'allontanamento, i militari hanno dato il via alle ricerche, senza però riuscire a rintracciare il 52enne nei giorni successivi: sparito nel nulla, sarebbe stato molto scaltro nel non lasciare indizi che potessero consentire di trovarlo. Ma le intercettazioni messe in relazione con gli accertamenti svolti, avrebbero permesso ai carabinieri di localizzarlo, presumibilmente, nella città di Gorizia. A quel punto hanno iniziato ad assumere particolare rilevanza gli spostamenti della moglie di P.M.F., che avrebbero confermato alle forze dell'ordine che il ricercato si trovava nella città, dove la donna si era recata in occasione delle festività pasquali. 

L'esatto appartamento dove l'uomo si nascondeva, è stato trovato grazie ad un'attenta analisi del luogo in cui era stata ritrovata l’auto della moglie, ovvero nella zona centrale di Gorizia. Una volta individuato il condominio più papabile, i militari hanno avuto la certezza che il 52enne si trovasse in una delle abitazioni dello stesso, quando un'anziana inquilina ha riconosciuto il ricercato in una fotografia che le hanno mostrato i militari, indicando loro quale fosse l'appartamento da lui occupato. 

Alle forze dell'ordine non è rimasto che attendere che qualcuno aprisse la porta per potervi entrare, come è avvenuto di lì a poco: P.M.F. era nell’appartamento insieme alla moglie e alla figlia. Notificatogli il provvedimento di rientro in carcere, è stato condotto negli uffici dell’Arma locale per le formalità di rito e poi trasferito presso il carcere di Gorizia, a disposizione dell’autorità giudiziaria. 

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