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Arrivati in Slovenia i primi medici militari dall’Italia per la lotta contro il Covid

Roberti: “Bene solidarietà ma si servono più controlli ai confini e si ripristinino i respingimenti”

Arrivati in Slovenia i primi sei medici dell'esercito italiano che sosterranno il sistema sanitario della vicina repubblica nella lotta al Covid. Sarebbero dovuti arrivare altri nove medici, sempre nella giornata di ieri, ma il volo è stato cancellato e arriveranno oggi. Così l'assessore regionale alla sicurezza Pierpaolo Roberti: "È un segno tangibile di vicinanza alla Slovenia l'invio nella vicina Repubblica di personale medico del nostro Esercito, ma accanto alla collaborazione solidale occorre rafforzare le protezioni a ridosso della frontiera per contenere la recrudescenza della pandemia". L'auspicio è anche quello "che possa aumentare il numero delle persone vaccinate in Slovenia".

Come ha evidenziato l'assessore regionale alla Sicurezza, "il tema riguarda già oggi e riguarderà in maniera più severa nei prossimi mesi anche il flusso degli irregolari che provengono da Paesi dove il tasso di vaccinazione è modesto e dove il virus è meno controllabile. Qui torna l'appello a ripristinare i respingimenti, per tutelare la nostra popolazione sotto il profilo della legalità e della sanità, oltre a creare un deterrente al tam tam dei passeur trafficanti di persone".

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